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Elon Musk svela il supercluster AI più potente al mondo

Elon Musk ha lanciato il più potente cluster di addestramento AI al mondo, anticipando i tempi di progettazione per influenzare le presidenziali Usa.

Elon Musk, noto per le sue imprese ambiziose, ha recentemente annunciato l’attivazione del “più potente cluster di addestramento AI al mondo”. Situato a Memphis, questo colosso tecnologico impiega 100.000 GPU Nvidia H100 raffreddate a liquido, connesse tramite un singolo fabric RDMA, offrendo capacità di elaborazione senza precedenti.

L’obiettivo dichiarato di Musk è chiaro: realizzare “l’intelligenza artificiale più potente al mondo sotto ogni parametro” entro la fine dell’anno. Questo risultato sarà raggiunto grazie all’addestramento di Grok 3, l’ultima versione del suo Large Language Model (LLM).

Un’accelerazione impressionante

Sebbene fosse previsto che la “Gigafactory of Compute” aprisse nell’autunno del 2025, il supercluster è ora operativo con un anno di anticipo. Questo cambio di tempistica potrebbe essere dovuto alla volontà di Musk di non aspettare il lancio di chip più potenti come l’H200 o il B100. Supermicro, il principale fornitore dell’hardware, ha elogiato l’impegno del team di xAI.

In termini di potenza GPU, il Memphis Supercluster supera di gran lunga qualsiasi altro sistema attualmente utilizzato per l’addestramento AI. Supercomputer come Frontier (37.888 GPU AMD), Aurora (60.000 GPU Intel) e Microsoft Eagle (14.400 GPU Nvidia H100) non possono competere con quello che Musk ha messo in campo.

Grok 3: l’intelligenza artificiale del futuro

Il compito del Memphis Supercluster sarà quello di addestrare Grok 3, un LLM che ambisce a superare tutti i precedenti traguardi in termini di intelligenza artificiale. Se Musk riuscirà nei suoi intenti, Grok 3 potrebbe rappresentare una svolta rivoluzionaria nel campo dell’AI, aprendo nuovi orizzonti applicativi. L’anticipo di pochi mesi rispetto alle elezioni presidenziali americane non è casuale.

L’ American Political Action Committee (American Pac), un supercomitato elettorale a favore del Partito Repubblicano, riceverà 45 milioni di dollari al mese da Musk. Non è da escludere che l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per supportare tali scopi. Eventi come il fallito attentato in Pennsylvania, amplificati da bufale generate su piattaforme social, mostrano quanto sia delicata l’influenza delle AI nelle dinamiche politiche e sociali.

Regolamentazione dell’AI negli Stati Uniti

Gli Stati Uniti, a differenza dell’Unione Europea, non hanno ancora una regolamentazione chiara in materia di intelligenza artificiale. Diverse proposte di legge sono in discussione al Congresso per regolamentare specifici aspetti dell’AI, ma al momento non esiste una normativa federale completa. Questo scenario aperto lascia spazio a molteplici usi e potenziali incomprensioni, proprio quando servirà maggiore tutela da qui alle elezioni presidenziali del 5 novembre.

L’incredibile velocità di sviluppo e l’enorme potenza del cluster AI di Musk dimostrano come la tecnologia stia avanzando rapidamente, portando con sé non solo opportunità ma anche significative responsabilità e rischi nell’ambito politico e sociale.