Vai al contenuto

USA 2024: Il Dilemma dei Democratici Dopo il Dibattito di Biden

Il dibattito tra Biden e Trump ha sollevato dubbi tra i democratici, mettendo in discussione la ricandidatura del Presidente in carica.

Il dibattito televisivo tra Joe Biden e Donald Trump ha acceso preoccupazioni nel campo democratico. La performance del presidente Biden, caratterizzata da esitazioni e incertezze, ha sollevato domande sulla sua adeguatezza per una seconda candidatura. Durante i 90 minuti di confronto, Biden è apparso spesso in difficoltà, mentre Trump ha dominato con sicurezza scenica, sebbene le sue affermazioni fossero piene di inesattezze.

Nonostante Biden abbia dichiarato alla stampa che “è difficile dibattere con un bugiardo”, riconoscendo le difficoltà incontrate nel contrastare le affermazioni di Trump, ha mancato diverse occasioni per smentire il suo avversario. I dibattiti presidenziali, infatti, sono più una questione di stile e impressione piuttosto che di contenuto concreto. Mentre Trump trasudava fiducia – talvolta sfociando nella prosopopea – Biden esitava anche quando i fatti erano dalla sua parte.

Il risultato di un sondaggio della CNN ha evidenziato la percezione pubblica del dibattito: il 67% ha ritenuto che Trump abbia prevalso, contro un 33% di sostegno a Biden. Kamala Harris ha riconosciuto il ritmo lento iniziale di Biden, invitando però gli elettori a focalizzarsi sui risultati concreti piuttosto che sulle performance televisive.

Tuttavia, l’apparizione balbettante e incerta di Biden ha cristallizzato i timori di molti americani che sia troppo anziano per continuare alla guida del Paese. Si stanno quindi cercando possibili alternative per la candidatura democratica, con nomi come Gavin Newsom, Gretchen Whitmer e Josh Shapiro in evidenza. Anche se la vice Harris appare come una scelta improbabile, Michelle Obama rimane una carta di riserva molto discussa, anche se lei stessa non ha dato segnali di voler entrare in corsa.

Durante il confronto, Biden ha faticato ad emergere, con una voce roca e un’apparenza confusa che ha messo in discussione la sua energia e determinazione. Al contrario, Trump, pur restando assertivo, ha evitato di rispondere chiaramente ad alcune domande, mantenendo comunque un’immagine forte e vigorosa.

Biden ha insistito sui suoi successi e ha invitato gli elettori a concentrarsi sui miglioramenti compiuti rispetto al “caos” lasciato dall’Amministrazione precedente. In politica estera, le posizioni sono state diametralmente opposte: Trump ha criticato Biden per la gestione della guerra in Ucraina, sostenendo che sotto una leadership forte il conflitto non sarebbe nemmeno iniziato, mentre Biden ha difeso la necessità di supportare Israele e la gestione della crisi con Hamas.

Non sono mancati gli attacchi personali: Biden ha definito Trump “un perdente e un idiota”, affermando che il rivale è un “criminale condannato” che ha tradito la moglie incinta. Trump ha replicato criticando Hunter, il figlio di Biden, e sfidando il presidente a un test cognitivo. Sul tema dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, Trump ha rifiutato di condannare la violenza, impegnandosi a riconoscere il risultato delle prossime elezioni solo se “libere, giuste e legali.”

Alla fine del dibattito, Biden ha partecipato a un evento elettorale ad Atlanta, ribadendo la necessità di sconfiggere Trump. Nonostante le difficoltà, ha espresso fiducia nella sua prestazione. Melania Trump, al contrario, non era presente ad Atlanta per supportare il marito.

Se i democratici decidono di presentare un nuovo candidato, sarà cruciale agire velocemente per convincere Biden a farsi da parte con un discorso nobile alla convention e lanciare un nuovo sfidante contro Trump. I cambi di candidato durante la corsa non hanno storicamente giovato ai democratici, ma lo scenario attuale richiede riflessioni rapide e strategiche.

References: