Waymo trasforma i robotaxi in un business reale per Google, mentre l’AI rivoluziona l’industria cinematografica e il marketing digitale.
Il futuro della mobilità autonoma sta diventando presente grazie a Waymo, l’unità di veicoli autonomi di Alphabet Inc. Dopo anni di sviluppo e miliardi di investimenti, i robotaxi di Waymo stanno finalmente generando entrate significative, operando in grandi città come Phoenix, San Francisco e Los Angeles. Con oltre 500 SUV Jaguar elettrici equipaggiati di sensori e controllati dall’intelligenza artificiale, Waymo offre più di 50.000 corse settimanali. La crescita delle entrate è stata rapida, con una stima di oltre 50 milioni di dollari nel 2024, e una prospettiva di raggiungere centinaia di milioni di dollari nei prossimi anni.
Il cammino non è stato privo di sfide, con la National Highway Traffic Safety Administration che investiga su diversi casi di comportamenti anomali dei veicoli. Tuttavia, Waymo è riuscita ad evitare incidenti gravi che invece hanno coinvolto alcuni suoi concorrenti. L’espansione continua con l’avvio di un servizio commerciale senza conducente ad Austin, mentre una partnership strategica con Uber permette di accedere ai robotaxi tramite l’app della popolare piattaforma di ride-hailing.
Parallelamente, la rivoluzione dell’intelligenza artificiale è in pieno corso anche nel settore cinematografico. Da sempre, il cinema ha vissuto numerose rivoluzioni tecniche: dall’era del cinema muto all’avvento del sonoro, dall’introduzione del colore alla diffusione delle videocamere domestiche, fino all’era di Internet e dei dispositivi mobili. Oggi, l’AI rappresenta la sesta grande rivoluzione, trasformando l’immaginazione in filmati reali senza bisogno di attori o effetti visivi tradizionali. Piattaforme come Dream Machine e Runway Gen-2 consentono di creare video realistici partendo da testi o immagini, segnando un cambiamento epocale per la produzione cinematografica.
Il potenziale dell’AI nel cinema è vasto, con film come “Everything, Everywhere, All At Once” che già utilizzano intelligenza artificiale per creare effetti visivi innovativi. Tuttavia, l’uso di dati di addestramento non autorizzati solleva questioni etiche e legali. Malgrado tali sfide, l’AI si prospetta come uno strumento potente per l’espressione creativa.
Nel campo del marketing digitale, TikTok sta esplorando nuovi orizzonti con AI generativa, proponendo avatar digitali e funzionalità di doppiaggio linguistico. La suite Symphony permette ai brand di creare avatar personalizzati che superano le barriere linguistiche, offrendo contenuti più umanizzati. Questa innovazione potrebbe consentire ai creator di mantenere la loro identità mentre espandono il loro pubblico a livello globale. Applicazioni come MrBeast su YouTube, che utilizza doppiaggi in più lingue, evidenziano il potere di questi strumenti nel raggiungere una più ampia audience.
Allo stesso tempo, la partnership tra Apple e Google dimostra l’importanza crescente dell’hardware durante il boom dell’AI. I data center sono fondamentali per il training di modelli AI avanzati, diventando una risorsa strategica per colossi tecnologici come Google, Microsoft e Amazon. Questo spostamento verso le infrastrutture hardware riflette una necessità crescente di potenza computazionale e capacità di storage, essenziali per supportare l’intelligenza artificiale generativa.
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