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Rivoluzione energetica: Roma sperimenta la flessibilità elettrica

La Capitale italiana dà il via a un innovativo modello energetico: una rivoluzionaria sperimentazione di flessibilità elettrica.

Il tessuto urbano di Roma sta vivendo una vera e propria metamorfosi nel settore energetico attraverso l’introduzione di strategie innovative per la gestione e la distribuzione di energia elettrica. Il progetto RomeFlex, promosso da Areti, è un’iniziativa che si prefigge di creare un modello di mercato della flessibilità elettrica altamente evoluto, capace di implicare attivamente le utenze romane, dalle residenziali alle industriali.

L’obiettivo fondamentale è quello di ottimizzare i flussi energetici, armonizzando domanda e offerta elettrica per migliorare l’efficienza del sistema, ridurre gli sprechi e garantire la qualità del servizio. A partire da febbraio, è stata avviata l’attivazione delle utenze che hanno aderito al programma di flessibilità seguito dalla prima asta, la quale è stata orchestrata dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) su incarico di Areti, portando alla sottoscrizione di accordi specifici per la fornitura di flessibilità per un totale di 3.000 kW.

Tra i pionieri del progetto vi è un impianto da 410 kW dell’Università RomaTre, che inaugura il servizio di flessibilità sulla rete elettrica distributiva della città, delineando il piano per la futura estensione del servizio a tutti i quartieri e alle circa settanta utenze coinvolte.

Il contributo tecnologico all’infrastruttura di RomeFlex è stato fornito da Engineering, che ha sviluppato l’interfaccia informatica destinata a connettere i distributori di energia con il GME, e Siemens, che ha contribuito con sistemi dedicati all’analisi dei bisogni di flessibilità della rete elettrica. Grazie al Mercato Locale della Flessibilità, gestito dal GME, è possibile per gli operatori di sistema di distribuzione (DSOs) procurarsi servizi di flessibilità, remunerandoli mediante meccanismi trasparenti e senza preferenze.

Il progetto RomeFlex segna un’importante svolta per la Capitale, poiché rappresenta un passo significativo verso la trasformazione e l’innovazione delle infrastrutture energetiche urbane. Le parole dell’Amministratore Delegato di Areti, Giulio Carone, sottolineano la portata strategica di questa iniziativa: rendere le reti elettriche più intelligenti e interattive, favorendo un maggiore coinvolgimento e partecipazione attiva dei clienti all’interno del mercato energetico.