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OpenAI: Espansione del Team di Lobbying e la Competizione per i Talenti AI

OpenAI espande il suo team internazionale di lobbying; cresce la competizione per i talenti AI tra le grandi aziende tecnologiche.

OpenAI sta notevolmente ampliando il proprio team di lobbisti internazionali per influenzare le politiche e i regolamenti riguardanti l’Intelligenza Artificiale. Questa mossa si inserisce nel contesto di discussioni legislative sempre più stringenti sulla sicurezza dell’AI, che potrebbero influire sulla crescita dell’azienda. Secondo dichiarazioni al Financial Times, la start-up di San Francisco ha aumentato il numero di dipendenti del team degli affari globali da tre all’inizio del 2023 a 35, con l’obiettivo di arrivare a 50 entro la fine del 2024.

Il team di affari globali di OpenAI è il più internazionale dell’azienda, con dipendenti in paesi come Belgio, Regno Unito, Irlanda, Francia, Singapore, India, Brasile e Stati Uniti. Tuttavia, nonostante questi sforzi, OpenAI è indietro rispetto ai suoi concorrenti del Big Tech in termini di spesa per lobbying: Meta ha investito 7,6 milioni di dollari nel primo trimestre dell’anno, Google 3,1 milioni, mentre OpenAI solo 340.000 dollari.

OpenAI ha preso parte ai dibattiti sull’AI Act dell’UE, una delle iniziative regolatorie più avanzate al mondo, nel tentativo di evitare che alcuni dei suoi modelli venissero classificati come “ad alto rischio”. Nonostante gli sforzi, questi modelli cadranno comunque sotto l’ambito di applicazione dell’atto. Per rafforzare il suo team, OpenAI ha recentemente assunto figure di rilievo come Chris Lehane, ex capo delle politiche di Airbnb, e Jakob Kucharczyk, ex responsabile della concorrenza di Meta.

La guerra per i talenti nel settore AI

Il panorama tech si sta surriscaldando in una feroce competizione per accaparrarsi i migliori talenti. Colossi come Google, Amazon e Microsoft stanno investendo cifre da capogiro per reclutare esperti nel campo dell’AI, attraverso stipendi elevati e benefit attraenti. Questi professionisti, spesso con titoli avanzati in settori come l’apprendimento automatico e la scienza dei dati, rappresentano risorse cruciali per il progresso tecnologico e il mantenimento di un vantaggio competitivo.

Anche le startup stanno cercando di farsi strada in questa gara, offrendo un ambiente lavorativo dinamico e la possibilità di incidere concretamente sui progetti, al fine di attirare gli esperti più ambiziosi. La carenza di competenze in ambito AI è un problema crescente, che rischia di frenare l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. In risposta, molte aziende stanno investendo in programmi di formazione interna e collaborazioni con istituzioni accademiche per coltivare nuovi talenti.

Il team globale e l’influenza normativa sono elementi strategici per OpenAI in questo contesto. Mentre affronta le sfide regolatorie, l’espansione del team di lobbying potrebbe aiutare a navigare tra le crescenti normative sulla sicurezza dell’AI. La competizione per accaparrarsi i migliori talenti tech è destinata a crescere, con importanti implicazioni per il futuro della tecnologia e dell’industria nel suo complesso.