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L’esperimento spaziale della NASA con un gatto

Come un video di un felino può essere cruciale per lo sviluppo delle comunicazioni interplanetarie.

La NASA, l’agenzia spaziale statunitense che ha accompagnato l’uomo sulla Luna, oggi ha indirizzato il suo sguardo a orizzonti ben più ampi, con un’esperimentazione che potrebbe sembrare sorprendente: l’invio di un video di un gatto dallo spazio profondo verso la Terra. Ma qual è la finalità di questo apparentemente innocuo filmato?

Il protagonista del video è Taters, un gatto intento a giocare con il frammento luccicante proiettato da un puntatore laser. Questa non è una comune clip virale di cui i social vanno pazzi, ma un fondamentale test di un nuovo sistema di comunicazione a base laser. I 15 secondi di registrazione sono stati inviati nell’ambito della missione Psyche, posizionata a una distanza di 30 milioni di chilometri dal nostro pianeta, marcando un momento importante nella sperimentazione delle comunicazioni spaziali.

Quello che potrebbe essere percepito come un esercizio ludico, riveste un’importanza cruciale negli studi di comunicazione a distanza per i futuri equipaggi marziani. Il sistema sperimentato mira infatti a raggiungere una trasmissione dati ad altissima velocità, permettendo di inviare e ricevere informazioni tra la Terra e stanze di comando nelle profondità dello spazio. La velocità e efficienza di queste comunicazioni laser potrebbero non solo migliorare la tempestività dei dati trasmessi dagli attuali satelliti, ma si prospettano come l’infrastruttura essenziale per il supporto alla vita degli astronauti durante le loro odissèe interplanetarie, in particolare per la prossima frontiera: Marte.

Il test con Taters è solo una delle tante fasi sperimentali pianificate dalla NASA per consolidare questa tecnologia. Il video del gatto è stato scelto per la sua semplicità e per la capacità di attrarre l’attenzione del pubblico, dimostrando al contempo l’efficacia del nuovo sistema. Immagini nitide e movimenti fluidi giocano un ruolo chiave nel rendere visibile all’occhio umano il successo o meno della trasmissione, facilitando così l’analisi dei risultati.

Questo consente agli scienziati di analizzare accuratamente la fedeltà del segnale, l’integrità dei dati, e le eventuali interferenze o latenze che potrebbero influenzare la comunicazione tra i due punti distanti. Elementi come questi sono vitali per la pianificazione di missioni umane su Marte, dove la necessità di scambiare informazioni dettagliate e in tempo reale può fare la differenza tra il successo e il fallimento di un’impresa spaziale.

In tal modo, quel simpatico flotante di luce laser che intrattiene Taters diventa un simbolo di come anche le applicazioni quotidiane possano essere al servizio della scienza avanzata. Il futuro delle comunicazioni nello spazio passa anche attraverso questi curiosi e innovativi esperimenti che, pur sembrando lontani dai stereotipi dei rigidi protocolli scientifici, rappresentano tasselli fondamentali nella costruzione di un ponte comunicativo tra la Terra e le stelle.