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La rivoluzione dei sensori corporei acustici

Esploriamo la frontiera dei dispositivi indossabili per la salute capaci di ‘ascoltare’ il nostro organismo.

La tecnologia indossabile continua a fare passi da gigante, soprattutto nel campo della salute. Esistono ormai dispositivi innovativi, delle dimensioni di un cerotto, in grado di captare ogni minimo suono interno del corpo umano, offrendo una panoramica continua e dettagliata delle nostre condizioni fisiche. Questi nuovi wearable, sviluppati da ricercatori statunitensi, fungono da veri e propri stetoscopi, registrando non solo il battito cardiaco ma anche il respiro e le attività intestinali.

I dispositivi indossabili in questione sono stati presentati attraverso articoli su riviste scientifiche prestigiose e promettono una rivoluzione nella maniera in cui monitoriamo la nostra salute. Adatti alla pelle come un secondo epitelio, questi sensori lavorano in sinergia per raccogliere toni e frequenze all’interno dell’organismo, permettendoci di analizzare vari aspetti della nostra salute, dal ritmo cardiaco alla mobilità intestinale.

Con una composizione ingegnosa, ogni dispositivo non solo è dotato di microfoni sensibili, ma include anche una unità di memorizzazione flash, una batteria miniaturizzata, componenti elettroniche, un modulo bluetooth e perfino un ambientalista sonoro esterno. Questi componenti consentono di discriminare i suoni prodotti dal corpo da quelli ambientali, aspetto cruciale soprattutto in ambienti rumorosi come l’ospedale.

Tali dispositivi aprono nuove prospettive nella gestione della privacy, visto che raccolgono dati sensibili in ogni momento della giornata. Alcuni esempi già sperimentati di questa tecnologia includono un cerotto hi-tech, descritto in una ricerca del Massachusetts Institute of Technology (MIT), che grazie agli ultrasuoni permette di effettuare un monitoraggio continuo degli organi interni. Si tratta di un mini ecografo adesivo in grado di restare attivo per 48 ore e di fornire immagini dettagliate dei muscoli e organi interni anche durante attività fisica o movimento.

L’idea è quella di avere più cerotti hi-tech distribuiti sul corpo che in comunicazione con uno smartphone, dotato di algoritmi di intelligenza artificiale, analizzano in tempo reale le immagini, consentendo così una valutazione medica immediata e personalizzata. Proprio come sottolineato da Xuanhe Zhao, capo del team di ricerca del MIT, questi dispositivi aprono la porta a una nuova era di sorveglianza sanitaria e diagnostica preventiva.