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La nuova era economica dei BRICS e il confronto con il G7

L’ordine economico globale è in divenire, con i BRICS che corrugano il terreno sotto i piedi del G7.

La geopolitica mondiale sta vivendo una fase di trasformazione, con l’emersione di nuove potenze economiche che sfidano l’egemonia storica dei Paesi più industrializzati. Il gruppo noto con l’acronimo BRICS, che include Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, sta acquisendo un rilievo sempre maggiore sulla scena economica internazionale, con una quota del prodotto interno lordo (PIL) mondiale che ammonta già al 29%, pari a oltre 30 trilioni di dollari.

Dall’inizio del 2024, la sfera di influenza dei BRICS si è ulteriormente ampliata con l’ingresso di robusti attori economici quali Emirati Arabi Uniti, Egitto, Arabia Saudita, Iran, Etiopia e Argentina. Questo ampliamento non solo segnala la crescita di queste economie emergenti, ma anche la loro crescente importanza in un contesto globale che si sta gradualmente spostando verso nuovi equilibri.

Se poniamo lo sguardo sull’altro lato del tavolo geopolitico, troviamo i Paesi del G7 – Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti – che insieme rappresentano il 43% del PIL mondiale, equivalente a circa 46 trilioni di dollari. Tra questi, spiccano gli Stati Uniti con un PIL che si aggira attorno ai 26,9 trilioni di dollari, posizionandosi come leader indiscussa del gruppo.

Guardando i singoli stati dei BRICS, la Cina domina con un PIL di 19,4 trilioni di dollari, evidenziando una crescente mentre l’India, con i suoi 3,7 trilioni, mostra un dinamismo notevole. Brasile e Russia si attestano entrambi intorno ai 2,1 trilioni di dollari, mentre il Sudafrica completa il quadro con una economia più modesta.

Ma la vera domanda è: quale sarà l’evoluzione di questi blocchi economici nel futuro prossimo? Secondo uno studio di Goldman Sachs, si prevede che il PIL dei BRICS crescerà del +189% entro il 2050, a fronte di un +50% dei Paesi del G7. Esempi lampanti di tale dinamica positiva sono l’Etiopia e l’Egitto, i quali si prevede cresceranno rispettivamente del +1.170% e del +635% entro la metà del secolo.

In un contesto dove i BRICS hanno il vento in poppa, e non cessa l’allargamento del gruppo a nuove economie in rapida ascesa, ci si chiede se il G7 saprà mantenere la propria posizione dominante o verrà gradualmente superato. Quest’ipotesi non appare così remota, considerando che molti Paesi BRICS, e quelli che gravitano nella loro orbita, non solo prosperano all’ombra dei giganti ma si stanno facendo strada con una velocità impressionante.