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Incontri di pensiero: l’Intelligenza Artificiale e la saggezza dei filosofi

Maximo Ibarra esplora come l’AI può amplificare la creatività umana, rendendo il mondo un luogo migliore.

Il festival “Filosofie sotto le stelle” si propone di riflettere su come l’Intelligenza Artificiale possa diventare un alleato nell’evoluzione della società. Il Ceo di Engineering, Maximo Ibarra, il 6 agosto a Roma, darà vita a un dialogo unico tra il pensiero contemporaneo e i filosofi classici come Platone e Confucio. La tematica centrale del suo intervento si fonda sull’idea che l’AI non debba essere un semplice strumento passivo, ma piuttosto un compagno che amplifica la creatività e la sete di conoscenza dell’umanità.

Nel corso di questo evento, Ibarra intende sottolineare come la tecnologia debba essere al servizio dell’uomo, evidenziando che la vera evoluzione non può prescindere dalla ragione e dall’intelletto umano. Infatti, la capacità di sognare e immaginare soluzioni innovative è ciò che ha sempre permesso alla società di progredire.

Attraverso un’interazione stimolante con le filosofie di Platone, famoso per la sua ricerca della verità e della giustizia, e di Confucio, simbolo di armonia sociale e rispetto, Ibarra porta la discussione su un livello più profondo, interrogandosi su come possiamo integrare le idee dei pensatori del passato con le tecnologie emergenti.

Uno dei punti cruciali della discussione verte sull’importanza di mantenere un controllo etico su ciò che l’AI realizza, affinché non diventi mai un algoritmo a dirigere il nostro destino. In questo contesto, la creatività umana emerge come un valore irrinunciabile per orientare l’AI verso scopi nobili, come il miglioramento della qualità della vita e la promozione della giustizia sociale.

Maximo Ibarra propone una visione in cui l’AI diventa un catalizzatore di idee, permettendo agli esseri umani di affrontare le sfide moderne con maggiore efficacia. La tecnologia, se utilizzata correttamente, può favorire la collaborazione e l’innovazione, portando a una società più equa e inclusiva. La domanda chiave rimane: siamo pronti a sfruttare pienamente questi strumenti senza farci sopraffare da essi?

Il festival rappresenta quindi un’importante opportunità per riflettere su questi temi e per delineare un futuro in cui l’umanità e le tecnologie emergenti possano coesistere in modo armonioso.