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Il WiFi a 6 GHz: un’innovazione bloccata da leggi vetuste

Negare l’impiego del WiFi a 6 GHz equivale a precludere ai consumatori un’esperienza digitale all’avanguardia.

Le tecnologie di connettività rappresentano il motore propulsivo dell’evoluzione digitale, una trasformazione che interessa ormai tutti gli aspetti della nostra quotidianità. L’uso del WiFi a 6 GHz emerge come protagonista indiscusso di questo progresso, aprendo le porte a un mondo di possibilità in ambito di realtà aumentata, giochi, formazione e intrattenimento, grazie a prestazioni che elevano standard di velocità e affidabilità.

Sfortunatamente, non tutti gli utenti possono beneficiare di tale avanzamento. Regolamentazioni obsolete impediscono, in diversi Paesi, l’accesso a queste tecnologie all’avanguardia, lasciando i consumatori con dispositivi di ultima generazione che non possono esprimere il loro pieno potenziale. Questa situazione si traduce in una discrepanza tra il valore pagato per i dispositivi e la qualità dell’esperienza vissuta dall’utente.

La dipendenza dal WiFi è costantemente in crescita, con oltre la metà del traffico Internet globale che vi transita. Il WiFi a 6 GHz promette di supportare la domanda crescente di servizi innovativi che richiedono maggiore capacità e latenze ridotte.

Secondo le previsioni di IDC, il mercato dei dispositivi compatibili con questa banda crescerà esponenzialmente, stimando oltre 2 miliardi di dispositivi entro il 2028. Tuttavia, senza accesso a questa banda i consumatori si trovano a pagare un sovraccarico per una funzionalità che non possono sfruttare, subendo così un danno economico e di esperienza.

I produttori, dal canto loro, sono costretti ad adattare i prodotti alle restrizioni normative, rischiando di compromettere la loro reputazione all’interno di mercati dove la piena funzionalità dei loro dispositivi non può essere garantita. Ciò comporta una minore attrattiva dei prodotti e potenziali impatti sulle vendite.

Nell’ambito della telefonia mobile, i top smartphone di marchi come Apple, Google e Samsung trovano nel WiFi a 6 GHz un alleato fondamentale per garantire un’esperienza d’uso senza paragoni. Si tratta di una tecnologia che si dimostra essenziale in ambienti affollati e ad alta densità di dispositivi, dove la velocità e la stabilità della connessione diventano criteri critici per l’usabilità.

In conclusione, la disponibilità dello spettro a 6 GHz risulta vitale per un ecosistema di dispositivi sempre più connessi e per un mercato in continua evoluzione, dove l’innovazione digitale e la riduzione del divario digitale passano inevitabilmente attraverso una connettività migliorata, a vantaggio dell’accesso a servizi essenziali quali l’istruzione e la salute.

Per garantire un futuro all’insegna del progresso e dell’innovazione, è imprescindibile un urgente aggiornamento delle politiche regolamentari in materia di spettro radio, affinché consumatori e produttori possano finalmente sfruttare tutti i vantaggi forniti dal WiFi a 6 GHz.