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Il futuro del rame: recupero e valore economico entro il 2035

Entro il 2035, il settore delle telecomunicazioni potrebbe recuperare 800 mila tonnellate di rame, con un valore stimato di 7 miliardi di dollari.

Le economie più sviluppate stanno vivendo una rapida sostituzione del rame con la fibra ottica nelle infrastrutture di rete delle telecomunicazioni. Tuttavia, questo non significa che il rame stia perdendo importanza. Al contrario, la transizione digitale ed energetica ne fa un uso abbondante, soprattutto nel processo di elettrificazione dei trasporti, dell’industria manifatturiera, nell’edilizia e nel riscaldamento/raffrescamento degli edifici.

Il valore del rame è aumentato del 50% sui mercati mondiali negli ultimi anni e la domanda di questo metallo potrebbe crescere di oltre il 50% entro il 2040. Secondo stime di TXO, l’industria delle telecomunicazioni potrebbe recuperare fino a 800 mila tonnellate di rame in disuso entro il 2035, per un valore di mercato di circa 7 miliardi di dollari. Aziende del settore, come OpenReach nel Regno Unito, hanno già avviato progetti di recupero del rame, con l’obiettivo di recuperare 200 mila tonnellate nei prossimi 15 anni.

La domanda di rame non è legata solo alla transizione energetica e all’elettrificazione. Una buona parte è richiesta dalla transizione digitale, dalle fonderie di semiconduttori, dai data center e dalle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. Il contratto “forward a tre mesi di riferimento” per il rame è salito a 11.104,5 dollari per tonnellata sul London Metal Exchange il 20 maggio, il livello più alto mai registrato. Tuttavia, successivamente si è assistito a un ridimensionamento, con un calo del 2,6%, scendendo sotto i 10 mila dollari per tonnellata.

Secondo Pierre Andurand, uno dei principali trader di materie prime, nel giro di 4-5 anni il prezzo a tonnellata del rame potrebbe raggiungere i 40 mila dollari. La crescita della domanda di rame è dovuta all’elettrificazione del mondo, compresi i veicoli elettrici, i pannelli solari, i parchi eolici, l’uso militare e i data center. Nei prossimi 5 anni, l’offerta dovrebbe riuscire ad assestarsi, calmierando il mercato. Tuttavia, per soddisfare tutta la domanda globale, saranno necessarie nuove miniere, il cui tempo medio di apertura è di circa 15 anni.