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Il 2030 e l’Intelligenza Artificiale: un futuro di collaborazione o di competizione?

Il futuro dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel 2030 potrebbe vedere l’IA come nostro collega di lavoro, personal shopper e persino come nostro consigliere nelle decisioni importanti. Ma quali saranno le implicazioni?

Immaginate un futuro in cui l’Intelligenza Artificiale (IA) diventa un personal shopper, rende l’esperienza multimediale più interattiva e potrebbe persino sostituire i colleghi di lavoro. Questo è ciò che prevede una ricerca condotta da Ericsson ConsumerLab, intitolata “10 Hot Consumer Trends 2030s – The AI-Powered Future”.

La ricerca ha coinvolto 6.500 persone residenti in 13 grandi città del mondo, chiedendo loro di immaginare come l’IA potrebbe influenzare la loro vita nel 2030. L’80% degli intervistati ritiene che potremmo utilizzare simulazioni basate sull’IA per prendere decisioni di grande impatto, come l’acquisto di una casa o la realizzazione di investimenti finanziari. Tuttavia, il 58% del campione ritiene che gli innovatori del prossimo decennio saranno coloro che avranno il coraggio di non ascoltare le macchine.

Un elemento chiave emerso dalla ricerca è il controllo. Oltre il 60% dei più ottimisti (e oltre il 70% dei più preoccupati) ritiene che nel prossimo decennio non avrà la possibilità di controllare pienamente l’impatto che l’IA avrà sulla sua vita. Questo suggerisce che l’adozione dell’IA potrebbe essere frammentata, con alcuni che abbracciano pienamente la tecnologia e altri che la evitano.

La ricerca ha identificato dieci trend principali che potrebbero emergere nel prossimo decennio grazie all’IA. Tra questi, l’IA potrebbe diventare un personal shopper, influenzare la moda, interagire con il nostro mondo dell’intrattenimento, diventare un “gemello digitale” della nostra vita, aiutarci a educare i nostri figli, diventare un elemento chiave nelle decisioni pubbliche, diventare nostra collega, e potrebbe persino custodire le chiavi della nostra vita digitale.

Tuttavia, la ricerca evidenzia anche alcuni rischi. Ad esempio, l’IA potrebbe causare un “disordine” digitale se non controllata adeguatamente. Inoltre, l’IA potrebbe “correre selvaggia”, sviluppando un proprio programma autonomo. Infine, l’IA potrebbe aumentare la nostra dipendenza dalla tecnologia, custodendo le chiavi della nostra vita digitale.

In conclusione, il futuro dell’IA nel 2030 potrebbe essere sia entusiasmante che preoccupante. Sarà fondamentale trovare un equilibrio tra l’adozione dell’IA e il mantenimento del controllo sulla nostra vita e sulle nostre decisioni.