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I dirigenti tedeschi dominano la Banca Centrale Europea: rappresentano il 32%

Il numero di dirigenti di origine tedesca alla Banca Centrale Europea è predominante, con una percentuale del 32%. Gli italiani seguono, con un 15% di rappresentanza.

I posti di vertice della Banca Centrale Europea (BCE) sono maggiormente occupati da professionisti di nazionalità tedesca, che rappresentano il 32% del totale. Seguono da vicino i manager di origine italiana, con una percentuale del 15% sul totale. Questa apertura nella struttura dirigente della BCE solleva alcune interessanti riflessioni sulla diversità e rappresentanza nell’organo finanziario europeo.

Stando ai dati più recenti, il totale dei dipendenti della BCE ammonta a 5.156, di cui circa il 59% con contratto a tempo indeterminato e il 46,4% di sesso femminile. Le origini nazionali di questi dipendenti sono varie, ma i professionisti tedeschi rappresentano quasi un quarto del totale, con precisamente il 24,5% dei dipendenti. L’Italia occupa il secondo posto, con un 18,8% di rappresentanza. Sono seguiti da Spagna (8,9%) e Francia (7,7%). Considerando quest’ultima, è opportuno ricordare che la Presidente dell’istituzione stessa, Christine Lagarde, è di nazionalità francese.

Tutto ciò potrebbe essere imputato al fatto che la sede ufficiale della BCE si trova a Francoforte, in Germania. Tuttavia, la Banca Centrale dovrebbe idealmente riflettere un equilibrio di diversità e rappresentanza di tutte le nazionalità dell’Unione Europea. Interessante risulta anche la presenza di un 3,4% di dipendenti britannici, una percentuale notevole considerato che il Regno Unito non solo non ha mai aderito all’euro, ma è inoltre ufficialmente fuori dall’Unione Europea dal 31 gennaio 2020.

Quanto alla retribuzione dei dipendenti della BCE, essa risulta piuttosto generosa. Lo stipendio più basso è di 3.386,01 euro netti al mese per un neo assunto, possibilità di salire con l’anzianità. Un dirigente di massimo grado può arrivare a guadagnare un salario netto mensile di 19.210,66 euro, che può ulteriormente incrementare in presenza di figli o coniuge a carico. È inoltre da sottolineare che i dipendenti della BCE non pagano le tasse al Paese di provenienza, ma direttamente alle istituzioni europee.

Nel panorama degli istituti finanziari globali, il discorso sulla provenienza dei professionisti e sulla loro rappresentanza rimane un tema di del dibattito attuale e necessario.