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Google contro OpenAI e Microsoft: ecco Project Astra, Veo e i nuovi Google Glass

Google lancia Project Astra e Veo sfidando OpenAI e Microsoft nel settore dell’IA e svela una nuova versione dei Google Glass. Andiamo a scoprire tutte le novità presentate alla conferenza Google I/O 2024.

Le aspettative per Google erano alte e l’azienda non ha deluso. Durante la conferenza Google I/O 2024, destinata agli sviluppatori, il gigante tecnologico ha rivelato i suoi nuovi rivaleggianti di OpenAI e Microsoft. Tra le più rilevanti innovazioni, si distinguono Project Astra e Veo.

Secondo Sundar Pichai, CEO di Google, il Project Astra rappresenta un nuovo paradigma per i chatbot. Questo assistente “universale” può rispondere a tutto e a tutti. Project Astra funziona in modo semplice: si clicca sulla sua icona, normalmente da uno smartphone, e si chiede, utilizzando testo, voce o la fotocamera per mostrare all’IA ciò che ci circonda, ottenendo così un contesto aggiuntivo. Un concept molto simile a quanto realizzato da Meta con la ricerca multimodale dei suoi occhiali di seconda generazione Ray-Ban.

Veo, invece, è un’intelligenza artificiale che converte il testo in video. Un’alternativa molto promettente a Sora, la piattaforma di OpenAI già adottata da alcuni registi di Hollywood. Veo si prefigge di superare molte delle limitazioni riscontrate con Sora, come la coerenza nel movimento di persone e animali, la sincronizzazione dell’audio e la simulazione di effetti cinematografici come il time-lapse e le riprese con i droni.

In tutte le sue applicazioni che coinvolgono più di 2 miliardi di utenti, Google sta sfruttando le competenze di Gemini. Questo progetto sperimentale, inizialmente disponibile solo a un gruppo ristretto di sviluppatori, sta ora ampliando il suo raggio d’azione. Una delle prime implementazioni ha riguardato il motore di ricerca di Google, portando alla creazione di “AI Overviews“, una nuova interfaccia in cui il chatbot riassume la risposta della ricerca, offrendo un’esperienza più fluida e con una panoramica più ampia.

Ma le novità non finiscono qui. Google ha infatti presentato i nuovi Google Glass, equipaggiati con Gemini per eseguire ricerche multimodali. Sembra che Google stia spingendo forte sulla ricerca e l’innovazione nel settore dell’intelligenza artificiale, fornendo ai suoi utenti strumenti sempre più sofisticati e intuitivi.

Le applicazioni dell’intelligenza artificiale nei vari servizi Google sono in continua evoluzione. Google Foto, ad esempio, sfrutterà Gemini per trasformare la semplice barra di ricerca in una vera e propria scatola di dialogo. Questo permetterà agli utenti di ottenere risultati di ricerca più dettagliati e contestualizzati.

Guardando al futuro, Google ha già annunciato l’arrivo di Gemini 1.5 Pro, una versione più avanzata del suo assistente che potrà gestire fino a 1 milione di token, permettendo di analizzare documenti di grandi dimensioni come PDF di 1500 pagine o di riassumere centinaia di email in pochi secondi. Queste performance sono rese possibili da Trillium, la nuova generazione di unità di elaborazione tensoriale (TPU) di Google.

Gemini verrà implementato anche su Android, con funzioni avanzate come la possibilità di cerchiare sullo schermo un diagramma di matematica o un’equazione e ottenere istruzioni passo dopo passo per risolvere il problema.

Entrambe le innovazioni, Project Astra e Veo, sono strumenti dirompenti che promettono di ridefinire il modo in cui i chatbot e l’IA interagiscono con gli utenti. Resta da vedere come Google gestirà le sfide relative alla privacy e alla sicurezza dei dati, aspetti cruciali nell’implementazione di queste tecnologie avanzate.