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Dalla mente alle parole: la rivoluzione della scrittura attraverso il pensiero

Una rivoluzione tecnologica sta trasformando i pensieri in parole scritte mediante l’IA, promettendo nuovi orizzonti comunicativi.

La frontera tra pensiero e comunicazione è stata attraversata grazie al progresso della scienza australiana. Un dispositivo incomprensibile fino a poco tempo fa – un encefalografo in grado di leggere i pensieri e di convertirli in testo attraverso l’applicazione dell’intelligenza artificiale – è ora una realtà tangibile sviluppata dai ricercatori del Centro GrapheneX-UTS dell’Università della Tecnologia di Sydney.

Questo balzo in avanti rappresenta la promessa di un’autentica comunicazione senza barriere, in particolar modo per coloro che sono stati privati della parola a seguito di patologie o traumi. Ma le sue potenzialità non si limitano all’assistenza medica; la tecnologia si affaccia nel campo del controllo di dispositivi robotici e protesici mediante l’interazione mentale.

Al conferene NeurIPS del 12 dicembre 2023, è stato presentato quel dispositivo che potrebbe ridisegnare il futuro della comunicazione. Gli studi e le manifestazioni del funzionamento di tale strumento hanno mostrato come i segnali captati possano essere processati e tradotti in testo da un elaboratore che opera tramite l’algoritmo DeWave, appositamente creato e istruito per decifrare una vasta gamma di dati.

Nonostante l’approccio non invasivo del dispositivo generi rumore nel segnale, a differenza degli elettrodi neurali impiantati, gli scienziati hanno raggiunto una precisione di riconoscimento del 40%, eccedendo i risultati precedenti nel settore.

Il modello DeWave ha mostrato curiose peculiarità, ad esempio ha una maggiore facilità nel riconoscere i verbi rispetto ai nomi. Ciò è dovuto alla natura semantica del linguaggio che tende a produrre schemi cerebrali simili per parole dal significato affine. La riconoscibilità delle parole ‘generalizzate’ come ‘persona’ al posto di ‘autore’ apre un interessante dibattito su come l’IA interpreta il contesto linguistico.

Il professor Chin-Teng Lin, a capo dello studio, osserva che sebbene la via sia ancora dissestata, le potenzialità e i risultati ottenuti finora rappresentano una pietra miliare nel campo della comunicazione uomo-macchina.