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Costi e tendenze della chirurgia del seno

Scopriamo l’incremento della chirurgia del seno e le spese coinvolte in questi interventi di crescente popolarità.

Il desiderio di ritoccare e migliorare l’aspetto fisico attraverso la chirurgia estetica ha registrato una crescita esponenziale: gli interventi di tipo chirurgico sono aumentati del 41,3%, mentre quelli non chirurgici hanno segnato un incremento del 57,8% tra il 2018 e il 2022, secondo il rapporto dell’Isaps. La liposuzione si conferma come l’intervento più eseguito, seguito da procedure come l’aumento del seno tramite protesi e il lifting mammaria.

La domanda relativa agli interventi per aumentare il seno è particolarmente alta: 6.500 euro è la cifra media a cui si ammonta tale intervento in Italia. Ciò che sorprende non è solo la frequenza, con circa 205 operazioni al giorno nel paese, ma anche l’articolata classificazione delle procedure riguardanti il seno, ognuna con dei costi e protocolli specifici.

Un’attenta riflessione deve essere dedicata al rischio degli interventi “fai da te”, spesso attuati da personale non qualificato e che possono causare conseguenze anche fatali. La tragica vicenda di Samantha Migliore, deceduta a seguito di un’iniezione di silicone eseguita in modo inappropriato, mette in luce i pericoli di tali pratiche e l’importanza di optare per professionisti certificati e strutture affidabili.

Approfondendo i costi di un intervento al seno in Italia, notiamo che il 16% del totale degli interventi di chirurgia estetica riguarda la mastoplastica additiva. La spesa varia in base a fattori quali la fama del chirurgo, la durata dell’operazione, il tipo di anestesia e la qualità delle protesi scelte. Le protezioni Mentor e Allergan, tra le più richieste, influiscono notevolmente sul costo finale.

Le protesi mammarie si differenziano per materiale: silicone, idrogel o soluzione salina, ognuna con le sue specificità in termini di peso, sicurezza e costi. Le protesi saline, in particolare, offrono il vantaggio di un rischio minimo in caso di perdita del contenuto e permettono incisioni meno invasive.

Inoltre, non tutti gli interventi comportano l’inserimento di protesi: esiste anche il lifting del seno, che si posiziona in una fascia di prezzo inferiore e viene scelto per i tempi di recupero ridotti e la minore invasività. A ciò si aggiungono gli interventi di riduzione della mammella, preferiti da coloro che desiderano una taglia di seno più piccola.

Nonostante la popolarità di questi interventi, è cruciale considerare i rischi associati: in particolare, le protesi richiedono controlli periodici e una probabile sostituzione dopo un certo numero di anni. In Italia, nel 2020 si sono registrate 468 segnalazioni di incidenti legati alla chirurgia del seno.

Vi sono poi casi in cui la chirurgia del seno è mutuabile: per esempio, in presenza di deformità che possono compromettere la salute o causare disagi psicologici o in seguito a mastectomia. Dal 2019, il registro nazionale delle protesi mammarie ha migliorato la gestione assistenziale post-operatoria e il monitoraggio a lungo termine degli effetti delle protesi.