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Claude 3.5 Sonnet: il miglior modello AI del momento ma poco conosciuto

Dall’innovativa Anthropic, Claude 3.5 Sonnet è un modello AI dalle capacità straordinarie che supera i rivali più noti come GPT-4 e Gemini.

La competizione nel campo dell’intelligenza artificiale sta accelerando a un ritmo impressionante, con Anthropic che ha recentemente introdotto il suo modello più avanzato, Claude 3.5 Sonnet. Sebbene Anthropic non disponga dei mezzi commerciali e della visibilità di giganti come OpenAI e Google, le sue innovazioni non passano inosservate tra gli esperti del settore.

Claude 3.5 Sonnet promette di eguagliare o superare i modelli concorrenti, come GPT-4 di OpenAI e Gemini di Google, in un’ampia gamma di attività. L’azienda ha già reso disponibile il nuovo modello agli utenti di Claude sul Web e su iOS e sta lavorando per renderlo accessibile anche agli sviluppatori. Anthropic utilizza il nome Sonnet per indicare il modello mainstream intermedio, posizionato tra il modello più leggero Haiku e il modello di fascia alta Opus.

Secondo Anthropic, Claude 3.5 Sonnet offre prestazioni superiori ai rivali di pari rango, vantando una velocità doppia rispetto ai modelli precedenti. Questi miglioramenti sono notevoli, considerando la rapidità con cui evolvono i progetti di intelligenza artificiale. Una delle funzionalità più innovative di Claude 3.5 Sonnet è la modalità Artifacts, che consente di realizzare componenti per piccole applicazioni basandosi esclusivamente su descrizioni. Giacomo Ciarlini, Head of Content & Education di Datapizza, ha dimostrato le capacità del modello in un video pubblicato su LinkedIn, sottolineando come questa caratteristica renda Claude 3.5 Sonnet il miglior modello AI attualmente disponibile.

La novità di Artifacts

Con Artifacts, Anthropic introduce una modalità che permette di visualizzare e interagire con i risultati delle richieste a Claude in tempo reale. Se il modello viene incaricato di progettare qualcosa, è possibile vedere direttamente il progetto e modificarlo tramite l’app. Questa funzionalità, sebbene sembri una piccola aggiunta, rappresenta un avanzamento significativo per le applicazioni di intelligenza artificiale, spingendole oltre il semplice ruolo di chatbot.

Claude 3.5 Sonnet si distingue anche per le sue capacità avanzate di scrivere e tradurre codice, gestire flussi di lavoro complessi, interpretare diagrammi e trascrivere testi da immagini. Queste migliorie rendono il modello estremamente utile non solo per compiti tecnici, ma anche per attività più creative come comprendere e generare umorismo, scrivendo in modo che sembri più “umano”.

Più Slack che ChatGPT

Un altro fattore interessante è come Artifacts si integri in modo più intuitivo e dinamico rispetto a strumenti come ChatGPT. Anthropic ha visioni ambiziose per Claude.ai, progettando di espandere le capacità di Artifacts per supportare la collaborazione di gruppo. Nel prossimo futuro, team e organizzazioni intere potranno centralizzare in modo sicuro conoscenze, documenti e lavori in uno spazio condiviso, con Claude che fungerà da assistente su richiesta.

L’innovazione continua e le prospettive d’uso avanzate fanno di Claude 3.5 Sonnet un modello AI che merita maggiore attenzione. La sua capacità di superare concorrenti come GPT-4, Gemini e Llama 3 in vari benchmark dimostra che i progressi tecnologici non si limitano ai nomi più noti, ma possono provenire anche da attori meno mainstream come Anthropic.