Vai al contenuto

Autonomia Tecnologica: Russia e Cina Reagiscono alle Sanzioni

L’ascesa tecnologica di Russia e Cina mostra come le sanzioni stimolino l’indipendenza strategica.

In un contesto di crescenti tensioni geopolitiche, la dinamica tra le sanzioni occidentali e la risposta tecnologica di Russia e Cina si colloca al centro delle analisi strategiche internazionali. Il rafforzamento della sovrapposizione strategica e tecnologica in queste due nazioni risponde a una necessità di autosufficienza causata proprio dalle sanzioni esterne.

La decisione della Russia di puntare sulla trasformazione digitale, cristallizzata nella sua roadmap per la “Economia dei dati”, si inserisce in un piano di ampio respiro che si estenderà fino al 2030. La crescita esponenziale dell’industria IT russa rappresenta un chiaro indizio dell’ambizione a ridurre la dipendenza dalle soluzioni e dalle infrastrutture straniere. La registrazione di oltre 20.000 prodotti nel registro del software nazionale testimonia l’intensificarsi di queste iniziative.

Più a est, la Cina non si ferma di fronte alle ostilità commerciali, soprattutto nel settore dei semiconduttori, dove il gigante asiatico sta compensando le restrizioni imposte dalla politica statunitense con investimenti sostanziali nella produzione domestica. La capacità del principale produttore di microchip, SMIC, di avviare linee di produzione avanzate a Shanghai evidenzia l’atteggiamento proattivo del paese nel contesto della competizione tecnologica mondiale.

L’impegno in campo tecnologico di queste due potenze, orientato a contrapporsi alle limitazioni imposte dagli USA e dai loro alleati, estende l’orizzonte di un nuovo ordine geopolitico in cui la sovranità digitale e la competitività nel settore tech si configurano come armi essenziali. Questo scenario solleva interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine delle sanzioni e sui possibili ribaltamenti delle alleanze tecnologiche globali.

Interprete e osservatore delle dinamiche globali, l’articolo da cui si originano queste riflessioni mette in guardia dai potenziali “effetti boomerang” delle sanzioni, capaci di incentivare inaspettate risposte di indipendenza tecnologica che possono modificare profondamente lo scacchiere internazionale.