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Veicoli non assicurati in Italia: aumento preoccupante

Il numero di auto non assicurate sulle strade italiane si registra in ascesa, ponendo nuovi interrogativi sulla sicurezza stradale.

Nel panorama della sicurezza stradale italiana, emerge un dato allarmante: le auto non assicurate aumentano, sfiorando percentuali che sollevano questioni di legittimità e di rischio per gli utenti della strada. L’analisi fornisce un quadro preoccupante: oltre due milioni e mezzo di autoveicoli sfrecciano illecitamente, rappresentando il 5,6% del totale dei veicoli registrati al Pubblico Registro Automobilistico (Pra). L’incremento segnala un’inversione di tendenza, che interrompe una serie di cali percentuali osservati negli anni precedenti.

Il fenomeno presenta una variegata distribuzione geografica: concentrato prevalentemente nel Mezzogiorno, solleva un allarme maggiore in Campania, ove la percentuale di auto non assicurate si attesta al 10,7%, con picchi ancor più elevati nel capoluogo partenopeo. Al Nord e al Centro, il divario si riduce ma rimane significativo, con percentuali che variano da regione a regione, mostrando una diffusione più contenuta rispetto al Sud.

Una lente di ingrandimento sulla questione rivela come il divario Nord-Sud tenda a ridimensionarsi, nonostante permanga una differenza palpabile. L’incremento di autovetture non assicurate sembra attribuibile, in ultima analisi, alle regioni settentrionali. Al Sud, contrariamente, si registra un lieve ma significativo decremento.

Un aspetto che merita menzione è il contributo del calo dei premi assicurativi, che potrebbe essere correlato alla minor incidenza dell’evasione assicurativa, soprattutto nelle zone meno affluentate del Paese. Tuttavia, la recente inversione di tendenza implica che altri fattori possano aver motivato l’incremento di veicoli che sfuggono all’obbligo assicurativo.

La tendenza al rialzo potrebbe subire ulteriori impennate con l’introduzione di nuove normative, che estendono l’obbligatorietà dell’assicurazione a tutti i veicoli, compresi quelli che non transitano su aree pubbliche. Questa estensione solleva interrogativi sulla compliance dei proprietari e il possibile impatto sull’evasione assicurativa.

Le stime dell’Associazione nazionale fra le imprese Assicuratrici (Ania) per il periodo 2022-2023 delineano un file rouge che interpella l’industria assicurativa, le autorità e, non da ultimo, le coscienze dei conducenti.