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Sicurezza nel software open-source: focus della Casa Bianca

La Casa Bianca svela la strategia per rafforzare la sicurezza del software open-source, fulcro dell’innovazione tecnologica.

In un’era in cui la digitalizzazione pervade ogni ambito della nostra vita, diviene assolutamente cruciale garantire la sicurezza del software open-source, vertebra portante dell’innovazione tecnologica. La Casa Bianca, conscia dello scenario attuale, ha pubblicato un report dettagliando le iniziative intraprese per proteggere questo elemento fondamentale.

Il rischio rappresentato dal software open-source è stato esemplificato dalla vulnerabilità Log4Shell scoperta nel 2021. Si è rilevato che, nonostante l’open-source non sia intrinsecamente più vulnerabile rispetto al codice proprietario, le conseguenze di una sua esposizione possono essere esponenziali a causa dell’adozione ubiquaria e della natura distribuita dello sviluppo. È in questo contesto che la strategia nazionale sulla cybersecurity ha assunto un ruolo chiave.

L’Open-Source Software Security Initiative (OS3I), un gruppo inter-agenzie, si è posta l’obiettivo di armonizzare l’approccio del governo federale sulla sicurezza del software open-source. Tra i focus pregati spiccano la promozione di pratiche sicure e decentralizzate di sviluppo, nonché la prospettiva di un maggiore investimento a lungo termine verso questa comunità.

Le sfide per la sicurezza del software open-source sono molteplici, inclusa la proclività di aziende a riservare funzionalità di sicurezza per prodotti commerciali basati su software open-source. Inoltre, lo scarso contributo di risorse al sostegno degli sviluppatori volontari mina la sostenibilità dei progetti open-source, elemento fondamentale per un ecosistema tecnologico equilibrato e sicuro.

Risposte a queste problematiche sono state cercate attraverso iniziative quali la lettera di invito alla ricerca della National Science Foundation e la roadmap pubblicata dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA), che pongono le basi per una maggiore consapevolezza e azioni concrete verso la sicurezza dell’open-source.

Il report dell’amministrazione evidenzia l’impegno nel promuovere linguaggi di programmazione sicuri e metodi di sviluppo affidabili, oltre al continuo dialogo con la comunità per individuare soluzioni politiche a sostegno di un ecosistema open-source più sicuro.

Nel 2024, l’OS3I avanzerà nel suo lavoro analizzando i risultati di queste iniziative e le informazioni ottenute tramite la richiesta d’informazioni (RFI), per delineare future linee d’azione e azioni prioritarie.

In conclusione, la Casa Bianca si impegna a sostenere lo sviluppo di un software innovativo e sicuro, accrescendo anche gli strumenti a disposizione per garantire la sicurezza del software open-source, un patrimonio da salvaguardare per il continuo progresso tecnologico.