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Senza colpevole: il fenomeno dei “cold case” in Puglia

Indagini irrisolte e delitti senza autore: scopriamo il fenomeno dei “cold case” in Italia e il ruolo della Puglia.

Il fenomeno dei cold case, ovvero quelle indagini su omicidi che rimangono irrisolte, è noto a livello globale per il suo impatto sulla società e per il senso di impotenza che spesso comporta. In Italia, la Puglia si distingue per un triste primato: è la regione con il maggior numero di delitti senza colpevole. Questo dato non solo genera sgomento tra i cittadini, ma solleva interrogativi sulle cause e sui possibili rimedi.

Analizzando le statistiche Istat più recenti, scopriamo che nel 2019 il 23,9% degli omicidi in Italia è rimasto privo di un colpevole identificato. Ciò rappresenta una diminuzione rispetto agli anni precedenti, suggerendo un miglioramento nelle tecniche investigative. Tuttavia, la percentuale di casi irrisolti rimane preoccupante soprattutto se inquadrata nel contesto specifico di alcuni reati.

Nel dettaglio, i delitti di matrice mafiosa rappresentano un segmento particolarmente problematico. Nel 2019, solo il 21,4% di questi omicidi è stato risolto, un dato che sottolinea la difficoltà di far luce su crimini pianificati da professionisti che lasciano poche tracce.

Al contrario, gli omicidi che avvengono all’interno delle famiglie o tra conoscenti tendono a essere risolti con maggiore facilità a causa della vicinanza tra vittima e autore. Situazione simile per i delitti commessi per scopi quali furto e rapina, dove il tasso di scoperta dei colpevoli è piuttosto elevato.

La Puglia, specificatamente, ha affrontato una percentuale significativa di omicidi irrisolti nel 2019, con il 59,3% dei casi senza un colpevole. Un dato che supera di gran lunga quello degli anni precedenti e solleva questioni riguardanti l’efficienza delle forze dell’ordine e la presenza di criminalità organizzata.

Pur di fronte a questa realtà, esiste un barlume di speranza dato dalla tecnologia e dal progresso nelle metodologie investigative. Il crescente numero di telecamere e l’avanzamento nelle tecniche di rilevamento organic-molecolare hanno contribuito al calo dei casi irrisolti, portando alla giustizia autori di omicidi anche dopo molti anni.

Anche a livello internazionale, i cold case continuano a suscitare grande interesse, con indagini che vengono riaperte quando nuove prove o tecnologie consentono progressi sulla strada della verità. Sia l’Italia che altre nazioni affrontano la sfida di risolvere questi casi, spesso rivivendo storie passate attraverso il filtro della scienza moderna.

Infine, importa ricordare che in Italia il reato di omicidio è soggetto a termini di prescrizione che possono variare a seconda dell’aggravante del caso o dell’età dell’imputato al momento del reato. Recentemente, una legge ha esteso questi termini da 20 a 30 anni, riflettendo la gravità e l’impatto profondo del crimine nei confronti della società.