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Sanzioni USA contro produttori di spyware

Scopri come le sanzioni americane mirano a frenare l’abusivo mercato degli spyware, come nel caso del noto Predator.

Un recente passo del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti segna un’inasprimento nel tentativo dell’amministrazione Biden di contrastare la diffusione e l’abuso di spyware commerciali. Le misure punitive hanno colpito il cosiddetto consorzio Intellexa, responsabile dello sviluppo e della commercializzazione del celebre spyware Predator.

Come sottolineato da Brian E. Nelson, alto funzionario del Tesoro americano, lo scopo delle sanzioni è quello di scoraggiare l’uso improprio di strumenti di sorveglianza commerciale che rappresentano un crescente rischio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e per i suoi cittadini. L’spyware Predator è stato individuato come strumento di numerosi abusi sui diritti umani, incluso il mirare dissidenti, giornalisti e funzionari politici.

Sebbene l’industria degli spyware sostenga che questi strumenti siano essenziali per combattere gruppi criminali e terroristici che sfruttano sistemi di comunicazione criptati, la mancanza di una regolamentazione rigorosa ha spinto le autorità di Washington a cercare modi per obbligare il settore ad adottare migliori precauzioni.

In base a quanto riferito da un alto ufficiale dell’amministrazione, che ha preferito rimanere anonimo, le sanzioni contro Intellexa rappresentano un rafforzamento degli sforzi USA per contrastare l’abuso degli spyware. In precedenza, l’amministrazione Biden aveva già inserito diverse compagnie di spyware nella Entity List del Dipartimento di Commercio, impedendo a società statunitensi di intraprendere determinate transazioni con le firme elencate. Queste nuove sanzioni del Tesoro sono pertanto un inedito nel settore degli spyware.

Le sanzioni hanno colpito sia Tal Jonathan Dilian, ex ufficiale militare israeliano fondatore di Intellexa, sia Sara Aleksandra Fayssal Hamou, descritta come una specialista nell’ambito delle società offshore e che ha fornito servizi manageriali al consorzio Intellexa.

Cinque entità corporate operanti in Grecia, Ungheria, Irlanda e Macedonia del Nord sono state sanzionate, con il riferimento ai nomi Intellexa, Cytrox e Thalestris Limited, evidenziando così il ruolo svolto da aziende europee nel consentire abusi sui diritti umani. Queste azioni suscitano reazioni positive tra i ricercatori per i diritti umani, mentre pongono l’accento sulla divergenza tra l’approccio europeo e quello USA nei confronti degli abusi del settore spyware.

Tali misure arrivano dopo una relazione che dettaglia l’infrastruttura tecnica usata da Predator, mostrando come la struttura tecnica di Intellexa sia stata riassemblata dopo una precedente esposizione l’anno scorso, per poi essere smantellata nuovamente pochi giorni fa.