Scopri come proteggere il patrimonio informativo aziendale attraverso i consigli degli esperti in occasione del World Backup Day.
Il World Backup Day, che si celebra ogni anno il 31 marzo, rappresenta un’occasione cruciale per ricordare l’importanza della sicurezza informatica e della protezione dei dati. In vista del 2024, gli esperti del settore sottolineano la necessità per le aziende di adottare una strategia di backup efficace come pilastro fondamentale per una resilienza operativa rafforzata.
Gli attacchi informatici, i guasti hardware e le calamità naturali possono compromettere dati critici causando enormi perdite economiche e di reputazione per le organizzazioni. Di conseguenza, non solo è necessaria una soluzione di backup robusta, ma anche una cultura aziendale che valorizzi la prevenzione e la gestione del rischio.
Uno dei consigli più rilevanti è quello di adottare un approccio multilivello alla protezione dei dati, conosciuto anche come regola del 3-2-1: mantenere almeno tre copie dei dati su due diverse tipologie di media, con una copia off-site. Questa strategia permette di mitigare i rischi dovuti a eventuali incidenti condivisi tra diverse sedi o dispositivi.
Inoltre, è vitale che le aziende testino regolarmente i propri piani di backup e recovery, per assicurarsi che in caso di necessità, i dati possano essere recuperati tempestivamente e in modo affidabile. L’analisi di rischio e l’utilizzo di software aggiornati ad alto livello di sicurezza sono altrettanto fondamentali per una protezione proattiva.
Da non trascurare, inoltre, è l’importanza dei cosiddetti backup immuni da ransomware, ovvero copie di sicurezza capaci di resistere a questo tipo di attacchi, preservando l’integrità dei dati originali. Queste soluzioni sono incluse nelle offerte di aziende come Microsoft, che con il Microsoft 365, fornisce strumenti avanzati per la cyber security.
Ultimo, ma non meno importante, la formazione dei dipendenti sulla privacy e la sicurezza dei dati personali può fare la differenza, riducendo il rischio che comportamenti inadeguati possano esporre l’azienda a vulnerabilità informatiche.