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Robocalls generati dall’IA: FCC chiede maggiore trasparenza ai telecom

La FCC sollecita le telecomunicazioni a migliorare la trasparenza e le misure contro le chiamate automatizzate con voci clonati dall’IA.

Il fenomeno delle chiamate automatizzate generate dall’IA è diventato una preoccupazione crescente, tanto che la Federal Communications Commission (FCC) sta chiedendo ai principali vettori di telecomunicazioni di aumentare la trasparenza e potenziare le misure di autenticazione per combattere questa minaccia. La presidente dell’FCC, Jessica Rosenworcel, ha recentemente inviato lettere a nove grandi operatori, tra cui AT&T, Comcast, Verizon e T-Mobile, richiedendo dettagli sulle tecnologie impiegate per rilevare la clonazione vocale AI e le pratiche adottate per autenticare l’identità dei chiamanti.

Con l’avanzamento delle tecnologie IA, diventa sempre più accessibile per attori malevoli e truffatori sfruttare queste innovazioni per condurre attività fraudolente, come la clonazione delle voci dei candidati politici. L’obiettivo della FCC è chiaro: prevenire che queste tecnologie siano utilizzate per diffondere disinformazione e compromettere la fiducia pubblica, soprattutto durante le elezioni. Una delle misure chiave menzionate da Rosenworcel è l’implementazione dei protocolli STIR/SHAKEN, che dovrebbero prevenire il fenomeno del caller ID spoofing, ma che richiedono un’attestazione formale da parte delle compagnie telecom di aver adottato misure adeguate.

Le lettere inviate dalla presidente dell’FCC sollecitano le aziende a dettagliare le risorse interne dedicate alla lotta contro la clonazione vocale AI e le chiamate automatizzate illegali. Inoltre, viene richiesta trasparenza sul coinvolgimento con enti come l’Industry Traceback Group, un consorzio impegnato nel monitoraggio e tracciamento delle infrastrutture utilizzate dai truffatori telefonici.

Questo intervento arriva in seguito a un incidente avvenuto a gennaio, quando un robocall generato dall’IA imitante il presidente Joe Biden è stato inviato a migliaia di residenti del New Hampshire, esortandoli a non votare. L’indagine ha tracciato l’origine delle chiamate ad aziende come Lingo Telecom e Life Corporation. Questo episodio ha messo in evidenza le lacune nelle misure di autenticazione e ha portato la FCC a proporre una multa di 2 milioni di dollari per Lingo Telecom, accusata di non aver adottato protocolli Know Your Customer adeguati.

Il commissario Nathan Simington, sostanzialmente d’accordo con l’approccio più rigoroso nei confronti delle telecomunicazioni, ha invitato l’FCC a stabilire standard più chiari e rigorosi per le pratiche di autenticazione dei clienti. Simington ha sottolineato come le attuali normative possano essersi mostrate troppo lassiste, permettendo ad aziende come Lingo Telecom di conformarsi tecnicamente senza però garantire un’adeguata prevenzione delle frodi.

Alla luce di questi eventi, la necessità di misure forti è evidente. La FCC sta guardando con estrema attenzione alla situazione, cercando di sviluppare e rafforzare i regolamenti esistenti per garantire che la sicurezza delle telecomunicazioni rimanga al passo con le crescenti sfide poste dall’evoluzione delle tecnologie AI.

Il tema delle chiamate automatizzate ha assunto una nuova dimensione con l’avvento delle AI voice cloning, e la richiesta di maggiore trasparenza e rigore da parte della FCC rappresenta un passo cruciale verso una regolamentazione più efficace e sicura.