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Privacy e potere: riflessioni essenziali per il futuro della democrazia

Riflettiamo sull’importanza della privacy in una democrazia, evidenziando l’influenza del potere economico e tecnologico e la necessità di riequilibrio.

In una democrazia, il potere è distribuito tra la maggioranza della popolazione, contrariamente ai sistemi autocratici o oligarchici. Tuttavia, la nozione di potere è strettamente legata alla privacy. La privacy rappresenta quello spazio intimo che le persone conservano nonostante l’esercizio del potere da parte di entità pubbliche o private. Perché una democrazia sia davvero tale, questo spazio deve essere sufficientemente ampio e significativo.

La privacy non è solo un valore fine a sé stesso, ma è anche strumentale per l’esercizio di altri diritti e libertà fondamentali, come la libertà di espressione e di associazione. La protezione della privacy è un pilastro delle democrazie liberali, dove il processo democratico si rafforza e si rinnova continuamente attraverso il voto.

Negli ultimi vent’anni, abbiamo assistito a una crescente concentrazione di potere economico, politico e sociale nelle mani di poche aziende. Queste corporazioni non solo controllano il mercato, ma monopolizzano anche l’accesso ai dati, permettendo loro un’intrusione profonda nelle vite delle persone. Aziende capaci di sviluppare tecnologie di grande impatto, come l’intelligenza artificiale, prendono decisioni che influenzano l’umanità senza che questa ne faccia parte.

Lo squilibrio di potere tra queste poche entità e il resto della società è evidente nel mondo digitale. La questione fondamentale è chi decide sulla sperimentazione e l’implementazione di tecnologie che hanno enormi implicazioni, non solo in tempo di pace, ma anche in contesti di conflitto. Inoltre, la mancanza di trasparenza e di reale scelta per le persone, così come la diminuita contestabilità per i piccoli operatori di mercato, mette in pericolo la stessa democrazia.

In elezioni, questi fenomeni diventano particolarmente preoccupanti. L’aumento di fake news e deep fakes, amplificato dall’IA, può minare il processo democratico. La manipolazione dell’informazione è spesso diretta ai più giovani, rendendo urgente la protezione delle future generazioni. Tuttavia, alcune piattaforme digitali basano i propri profitti sull’amplificazione delle menzogne e sulla dipendenza dagli stessi dati personali degli utenti.

Un ripensamento delle strutture di mercato e dell’accumulazione di potere è necessario. L’impatto sui diritti e le libertà, inclusa la privacy, è troppo significativo per essere ignorato. La nuova legislazione europea, come il Digital Markets Act e il Digital Services Act, è un passo avanti verso la protezione dei diritti, ma serve andare oltre per un ripensamento fondamentale del nostro ecosistema digitale.

È imperativo ripristinare l’equilibrio di potere e garantire che la privacy operi come un diritto fondamentale in un mondo giusto ed equo per tutti. Un nuovo patto globale, che coinvolga governi, aziende e cittadini, deve essere stabilito, mettendo il rispetto della persona al centro. Solo in questo modo, si può aspirare a una democrazia e a una privacy perpetue.

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