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Paga o subisci le conseguenze – Una settimana di sicurezza con Tony Anscombe

Le organizzazioni vittime di un attacco ransomware devono fare i conti con un dilemma ingrato: pagare o non pagare.

Se si è vittime di un attacco ransomware, il dilemma è sempre lo stesso: pagare o non pagare. Questa non è mai una decisione facile e mette in serie difficoltà le organizzazioni che si trovano ad affrontare tali sfide. L’intervento di Tony Anscombe, esperto di sicurezza informatica, ci offre una panoramica su queste situazioni.

Uno degli aspetti più frustranti degli attacchi ransomware è che spesso non esistono soluzioni rapide o facili. Quando i sistemi informatici di un’organizzazione vengono criptati da attacchi ransomware, le opzioni sono limitate. Tipicamente, le vittime possono scegliere di pagare il riscatto, sperando che gli hacker desistano, oppure rischiare gravi perdite di dati.

Il problema del pagamento del riscatto è innanzi tutto etico. Effettuando il pagamento, infatti, si contribuisce ad alimentare un settore criminoso altamente redditizio. D’altro canto, non pagare il riscatto potrebbe comportare la perdita definitiva dei dati.

Un’altra questione da considerare è che i criminali non sempre mantengono la parola. Anche dopo il pagamento del riscatto, potrebbero non fornire la chiave di decodifica o potrebbero richiedere ulteriori pagamenti. Alcuni rapporti hanno evidenziato casi in cui, nonostante il pagamento, i dati non sono stati completamente recuperati. Inoltre, anche se il pagamento dovesse risultare “efficace”, l’organizzazione resta vulnerabile a futuri attacchi dividendosi un bersaglio facile per gli hacker.

Anscombe suggerisce che la prima linea di difesa contro gli attacchi ransomware dovrebbe sempre essere la prevenzione. Questo include l’aggiornamento regolare dei sistemi operativi e delle applicazioni, l’addestramento degli utenti all’identificazione dei phishing e l’uso di una soluzione di sicurezza robusta e affidabile. Purtroppo, anche le migliori pratiche preventive non possono garantire l’immunità dagli attacchi.

Se un’organizzazione dovesse essere colpita da un attacco ransomware, è fondamentale agire prontamente e con determinazione. È importante isolare i sistemi affetti per limitare la diffusione dell’attacco e contattare subito le forze dell’ordine e un consulente esperto in cyber security.