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L’update 24H2 di Windows 11 e i PC obsoleti

L’atteso aggiornamento di Windows 11 richiederà hardware aggiornato escludendo definitivamente PC datati.

Con il rilascio di Windows 11, molti utenti hanno dovuto fare i conti con nuove specifiche tecniche necessarie per il corretto funzionamento del sistema operativo. Un trend che sembra destinato a proseguire e intensificarsi con l’arrivo dell’aggiornamento 24H2 di Windows 11, atteso per settembre 2024. Si preannuncia come un punto di svolta particolarmente esclusivo per dispositivi con hardware non al passo coi tempi, in particolar modo per i processori che non supportano l’istruzione POPCNT (population count).

Stando a quanto emerso da fidate fonti insider, la nuova versione di Windows 11 rappresenterà una sfida per i possessori di PC più datati, che potrebbero ritrovarsi con un dispositivo incapace di avviare il sistema operativo a seguito dell’aggiornamento. La questione solleva una riflessione più ampia sull’evoluzione dell’industria informatica, che spesso si muove ad una velocità tale da rendere obsoleto il hardware in tempi relativamente brevi.

Il dibattito in corso verte sull’impatto che tali scelte hanno sui consumatori e sull’ambiente. Da un lato, c’è la spinta verso l’innovazione e l’adozione di tecnologie sempre più performanti, che impegnano i produttori e gli sviluppatori di software a sfruttare al massimo le capacità dei nuovi dispositivi. Dall’altro, viene messa in luce la crescente difficoltà per una notevole fetta di utenti nel mantenere il passo con questi aggiornamenti continui, spesso accompagnati da una forzata obsolescenza dei dispositivi anche non eccessivamente vetusti.

La transizione verso Windows 11 ha già comportato un grande sforzo per numerosi utenti che hanno dovuto valutare se aggiornare il proprio PC o acquisirne uno nuovo. Con l’introduzione della versione 24H2, queste valutazioni potrebbero rendersi ancor più pressanti. Il requisito del supporto POPCNT, in particolare, si aggiunge alle stringenti necessità hardware già presenti, come il TPM 2.0 e processori riconosciuti come compatibili, creando un senso di insoddisfazione tra coloro che si trovano a dover abbandonare un apparecchio ancora funzionante.

Nonostante la polemica, è essenziale riconoscere che il progresso tecnologico e gli aggiornamenti dei sistemi operativi sono fondamentali per garantire sicurezza, efficienza e nuove funzionalità all’utente. Tuttavia, è importante che l’industria tecnologica consideri vie alternative che coniughino la necessità di innovazione con il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia dell’accessibilità da parte di tutti gli utenti.

L’aggiornamento 24H2 di Windows 11 invita quindi a una riflessione più profonda sul compromesso tra il desiderio di esplorare le nuove frontiere dell’informatica e l’importanza di non lasciare indietro nessuno, preservando nel contempo la vita utile degli strumenti tecnologici a nostra disposizione. Per quanto ostica possa apparire questa sfida, l’interazione tra progresso e inclusività rimane una questione centrale nell’odierna società digitale.