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L’Italia mette KO la pirateria online durante la Serie A

Scopriamo l’operazione anti-pirateria che ha colpito 65 DNS e 8 IP durante un match di calcio.

L’antipirateria segna un punto decisivo nel campo della cyber security durante l’ultimo incontro di Serie A. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) ha inferto un duro colpo alla diffusione illegale di contenuti di intrattenimento sportivo, ponendo sotto sequestro 65 nomi di dominio (DNS) e 8 indirizzi IP che veicolavano illecitamente la diretta delle partite, in violazione dei diritti di trasmissione.

Il meccanismo entrato in azione è la piattaforma Piracy Shield, concepita per rispondere tempestivamente alle segnalazioni di violazioni dei diritti d’autore sul web. Grazie a questo strumento, entro trenta minuti dalla rilevazione della trasmissione illegittima, gli Internet Service Provider accreditati hanno bloccato l’accesso ai siti inadempienti, deviando gli utenti verso una pagina di chiarimento predisposta da AgCom.

La citata legge del 14 luglio 2023, n. 93 e il relativo regolamento AgCom offrono a questa operazione un fondamento giuridico, permettendo di procedere con l’oscuramento dei servizi in maniera automatizzata, anticipando così la violazione mentre questa è ancora in corso. Il procedimento avviene attraverso un sistema di ticket automatizzato che colpisce i servizi pirata, limitando significativamente la loro capacità di nuocere all’industria dello spettacolo e dello sport.

L’intervento di AgCom in collaborazione con la Agenzia per la Cybersecurity Nazionale (ACN) è stato coordinato con associazioni degli ISP e molteplici operatori indipendenti all’interno di un tavolo tecnico. Ad oggi, più dell’80% del mercato in termini di utenza è rappresentato dagli ISP accreditati alla piattaforma.

Massimiliano Capitanio, Commissario AgCom, ha espresso sui social il significato di questa iniziativa come una vittoria sul crimine organizzato, sottolineando la perdita annuale di 1,9 miliardi di euro e di 10.000 posti di lavoro a causa di questo tipo di attività illecite.

La Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (FAPAV) rileva un’incidenza complessiva della pirateria audiovisiva del 42% con una stima complessiva degli atti di pirateria che si aggira intorno ai 345 milioni nel 2022, con un incremento rispetto all’anno precedente. I dati mostrano anche che il 40% dei pirati è venuto a contatto con siti web oscurati e che il 49% di questi ha poi scelto di rivolgersi a fonti legali.

Sondaggi addizionali mostrano che l’81% dei pirati è consapevole della natura criminale del loro gesto e che il 55% ritiene possibile la scoperta e la punizione per i reati di pirateria, sottolineando la crescente sensibilizzazione nei confronti delle conseguenze di queste azioni.

Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A, ha accolto con favore l’attivazione di Piracy Shield, sottolineando la rilevanza di questo strumento nella protezione dei diritti d’autore e nella lotta alle perdite economiche subite dai produttori di contenuti.

Le sanzioni associate alla pirateria online sono oggi più severe, con multe che possono spaziare da 150 a 5.000 euro per gli spettatori colti in flagrante durante la fruizione di contenuti piratati.