L’AI Act si prefigge di gestire le implicazioni societarie dell’Intelligenza Artificiale. I dati sintetici rivestono un ruolo importante in questo contesto, contribuendo alla sicurezza dei dati e al rispetto delle normative.
Nell’odierno contesto di crescente digitalizzazione, l’Intelligenza Artificiale (IA) è una forza motrice inarrestabile che sta influenzando in profondità la società. Dall’automazione dei processi alle decisioni guidate dai dati, l’IA sta prognosticando un grande passo avanti nella rivoluzione tecnologica. Tuttavia, con grande potere arriva anche una grande responsabilità: come possiamo adottare l’IA in modo sicuro ed etico?
Qui entra in gioco l’AI Act, una legislazione europea proposta che si propone di affrontare le sfide normative relative all’IA. Questa legislazione è una risposta alle preoccupazioni emergenti su come l’IA possa influenzare la società, garantendo un atteggiamento cauto per l’adozione di tali tecnologie. Inoltre, ha l’obiettivo di creare un framework di regolamentazione fine a potenziare la fiducia nella tecnologia IA.
Nel contesto dell’AI Act, un punto focale diventa il ruolo dei dati sintetici. Il loro utilizzo permette di esplorare nuove ed avvincenti frontiere dell’innovazione, evitando al contempo eventuali rischi legati al trattamento di dati personali. Ad esempio, i dati sintetici possono essere utilizzati per addestrare modelli di apprendimento automatico, migliorare le prestazioni delle applicazioni di IA e testare la sicurezza dei sistemi.
NVIDIA, nota azienda leader nel campo delle tecnologie di calcolo, sta già sperimentando il potenziale dei dati sintetici nella guida autonoma. Questa nuova generazione di dati permette di creare scenari di simulazione per testare la sicurezza dei veicoli autonomi, dove potrebbe essere difficile o pericoloso testare con i dati reali. Un ulteriore vantaggio dei dati sintetici è la loro conformità con le normative sulla privacy dei dati, in quanto non contengono informazioni personali.