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L’evoluzione di Nvidia: dagli errori alle schede grafiche vendute come l’oro

Esploriamo i passi audaci e gli errori decisivi che hanno portato Nvidia a dominare il mercato delle GPU, rendendo le sue schede indispensabili per l’AI.

Nel panorama tecnologico odierno, poche storie di successo sono così straordinarie come quella di Nvidia. Tutto ha inizio il 5 aprile 1993, in una tavola calda malfamata di San Jose, California, dove tre ingegneri visionari fondano quella che diventerà una delle aziende tecnologiche più influenti del mondo. Il percorso di Nvidia è stato tutt’altro che lineare, punteggiato da errori strategici, improvvisi successi e innovazioni decisive.

Uno dei primi passi significativi arriva il 30 settembre 1995 con il lancio della NV1, una scheda grafica integrata nella console Sega Saturn. Tuttavia, il rifiuto di Nvidia di adottare le texture poligonali si rivela un errore fatale. La grafica a quadrati, precursora di giochi come Roblox e Minecraft, non è sufficiente per conquistare il mercato. La Sega subisce un duro colpo, ma Nvidia impara una lezione preziosa.

Due anni dopo, il 1° aprile 1997, Nvidia introduce la Riva 128, una scheda che abbraccia finalmente i poligoni. Sebbene non domini subito il mercato, rappresenta un passo avanti significativo. Nel 1999, con il lancio della GeForce 256, Nvidia introduce la prima GPU moderna e conquista la leadership del settore. Questa svolta segna l’inizio della serie Quadro per la linea CAD e del debutto della prima console Microsoft XBox.

Ma la strada verso il successo continua a essere tortuosa. Dopo anni di crescita lenta e alcuni errori di progettazione che avvantaggiano la concorrente ATI, Nvidia lancia CUDA nel 2006. Questo linguaggio trasforma le schede grafiche in potenti strumenti per il calcolo parallelo, aprendo la strada alla serie Tesla e rivoluzionando l’informatica scientifica e commerciale.

Un momento cruciale arriva nel marzo 2019 con l’acquisizione di Mellanox per 7 miliardi di dollari. Questa mossa strategica garantisce a Nvidia l’accesso alla tecnologia DPU, essenziale per potenziare le future schede grafiche. Tuttavia, non tutte le operazioni hanno successo. Nel settembre 2020, l’offerta di acquistare ARM per 40 miliardi di dollari viene bloccata dall’antitrust, un’amara sconfitta con conseguenze economiche significative.

Nel novembre 2022, Nvidia consolida il proprio ruolo nell’era dell’intelligenza artificiale con il lancio di ChatGPT di OpenAI. Le GPU Nvidia diventano l’infrastruttura centrale per la corsa all’AI, portando l’azienda a nuovi vertici di redditività e prestigio. Nel marzo 2024, l’annuncio del chip Blackwell e la difficoltà di reperire le schede H100, vendute a circa 105.000 dollari per 1,7 kg, rendono Nvidia un punto di riferimento ineguagliabile nel settore.

Oggi, Nvidia è valutata 3 trilioni di dollari, una cifra paragonabile al PIL della Francia. Vanguard, Blackrock e Fidelity possiedono il 20% delle sue azioni, con un valore complessivo equivalente al PIL della Svezia. Dei tre fondatori, Jensen Huang rimane con un rispettabile 3% delle azioni e continua a guidare l’azienda con la sua visione innovativa e la sua famosa giacca di pelle nera.

Dagli errori iniziali nella grafica a quadrettoni alle schede grafiche che alimentano l’intelligenza artificiale globale, Nvidia ha dimostrato che il coraggio di innovare e la capacità di rialzarsi dopo ogni caduta sono fondamentali per raggiungere il successo. Il percorso di Nvidia è testimone di quanto sia importante saper imparare dagli errori e guardare sempre avanti, ponendosi nuove sfide e obiettivi ambiziosi.