Vai al contenuto

La rivoluzione della sanita Digitale

Le innovazioni digitali stanno trasformando la sanità, ma senza una solida rete la transizione rimane incompleta.

Il digitale nella sanità rappresenta una svolta epocale che promette di migliorare significativamente l’efficienza e la qualità delle cure. Un cambiamento così radicale non solo può favorire una gestione più snella e trasparente dell’assistenza sanitaria ma promette anche di riflettersi positivamente sull’intero tessuto socio-economico di un Paese. La serenità dei cittadini, stata indissolubilmente legata al benessere sanitario, influisce sulla produttività e la prosperità della nazione.

L’intervento del Sottosegretario per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Alessio Butti, non lascia dubbi sulla volontà politica di spingere in questa direzione. La sua visione si allinea con un orizzonte dove i progressi del digitale si traducono in miglioramenti tangibili nella vita quotidiana dei cittadini: dalla disponibilità di un Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) accessibile ovunque fino alla ridefinizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) mediante l’utilizzo di pratiche digitali avanzate.

L’adozione del digitale nei sistemi sanitari non è tuttavia uniforme su tutto il territorio nazionale. Mentre alcune realtà eccellono nella digitalizzazione e nella riorganizzazione dei processi, altre ancora lottano con resistenze interne e l’assenza di una cultura digitale consolidata. È quindi essenziale fornire esempi di successo come modelli da seguire, consentendo una rapida diffusione delle buone prassi.

Il piano del Governo per garantire una digitalizzazione efficace della sanità si basa sulle risorse del Pnrr e mira a una connettività potenziata degli ospedali italiani. Si punta alla condivisione delle migliori prassi regionali per stimolare un innalzamento qualitativo dell’intero sistema sanitario a livello nazionale. Un elemento di cruciale importanza è rappresentato dal digital divide che, se non affrontato, può perpetuare una disparità di trattamento sanitario sul territorio. La connessione in banda ultra larga delle strutture ospedaliere diventa pertanto un prerequisito imprescindibile per l’effettiva digitalizzazione della sanità.

Anche la formazione del personale sanitario gioca un ruolo fondamentale in questa rivoluzione digitale. La proposta di Pompeo Torchia, presidente dell’associazione I Sud del Mondo, verte sull’istruzione dei sanitari nelle nuove tecnologie, facilitando così l’adozione di corsi di laurea che integrino medicina ed informatica e permettendo ai medici di sfruttare le potenzialità di una sala operatoria interamente digitalizzata.

La digitalizzazione della sanità non è solo una visione futuristica ma una realtà in atto, che richiede un impegno collettivo per garantire l’efficienza e la sicurezza che tutti i cittadini meritano. L’obiettivo è raggiungere un sistema sanitario che non solo curi ma prevenga, che non solo risponda alle crisi ma le antecipi, utilizzando il digitale come uno strumento essenziale per il benessere collettivo.