L’infrastruttura informatica della contea della Georgia, situata al centro di un’indagine sulla violazione del sistema di votazione, ha subito un cyberattacco. Un evento che ha spinto le autorità statali a interrompere l’accesso al sistema di elezioni in tutta la contea di Coffee.
La sicurezza informatica è una questione sempre più critica nella nostra società digitalizzata, a partire dal settore delle elezioni. Un esempio recente è ciò che è accaduto in Georgia, USA, dove un tentativo di manipolazione fraudolenta del voto durante le elezioni presidenziali del 2020 è stato seguito da un cyberattacco sospetto alla contea di Coffee, al centro di questa controversia.
In base alla dichiarazione del Coffee County Board of Commissioners, la contea è stata allertata dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) il 15 aprile riguardo ad un’attività cybernetica anomala nell’infrastruttura IT della contea. L’esame dell’infrastruttura IT non ha evidenziato alcuna prova di esfiltrazione di dati/file, ma ha indicato un’attività cybernetica malevola di autore ignoto.
A seguito di ciò, l’accesso della contea di Coffee al sistema di registrazione elettorale in tutto lo stato della Georgia è stato interrotto, così come è stato bloccato l’accesso ad altri sistemi statali, inclusa la suite di gestione elettorale, conosciuta come ePulse, fino alla risoluzione della minaccia alla sicurezza.
Questo è il secondo incidente della Georgia in cui l’infrastruttura IT di contee al centro di battaglie legali legate agli sforzi dell’ex Presidente Donald Trump per rovesciare i risultati delle elezioni del 2020 è stata violata. Famigerato è il caso della contea di Fulton, che è stata colpita da un attacco ransomware presumibilmente condotto da un gruppo di criminali russi noto come LockBit.
L’entità del cyberattacco alla Contea di Coffee rimane un’incognita, così come l’identità del responsabile. Alcune parti del sito web della Contea erano inaccessibili per giorni e gli ufficiali hanno risposto alle richieste di accesso ai registri pubblici sostenendo che l’archivio della contea fosse in manutenzione.