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La condivisione delle istanze Azure PaaS tra diversi utenti: una guida pratica

Scopri come ottimizzare la condivisione di istanze Azure PaaS tra clienti diversi, migliorando la connettività e la produttività.

I servizi PaaS di Azure, come Azure SQL DB, vengono spesso utilizzati da diverse aziende che desiderano condividere le loro risorse con altri clienti sulla stessa piattaforma. Tuttavia, la configurazione di una connessione sicura e stabile può rappresentare una sfida, soprattutto quando si entra nel territorio delle VPN site-to-site o dei tunnel privati. In questo contesto, appare evidente la necessità di strategie più efficienti per connettere diverse istanze Azure PaaS.

La soluzione più comunemente utilizzata in questo scenario è rappresentata dai punti di accesso privati per le istanze PaaS. Questi possono essere configurati per vari tipi di servizi, tra cui Azure SQL DB e Account di storage Azure. Un punto di accesso privato può essere configurato in qualsiasi area geografica, indipendentemente dalla posizione dell’istanza PaaS reale. Questo significa che è possibile avere un database Azure SQL nell’area di Azure Central India ma utilizzare un punto di accesso privato configurato nell’area del Sud dell’India. Ben che rappresenti una configurazione poco comune, a causa dell’eventuale latenza, in alcuni casi questo tipo di architettura può essere utile.

I punti di accesso privati non richiedono l’instaurazione di un peering tra le reti virtuali (VNET) dei diversi clienti. Non appena un punto di accesso privato è creato e approvato, è possibile connettersi a esso da qualsiasi VNET, purché sia in linea di vista con l’indirizzo IP del punto di accesso privato. Questo vale anche per le posizioni On-premises che sono collegate con una VPN S2S.

Un aspetto importante da sottolineare è che queste soluzioni funzionano anche attraverso diversi tenant. Questo rende la connettività dei punti di accesso privati adattabile a una vasta gamma di casi d’uso. Inoltre, questa architettura di punti di accesso privati può essere utilizzata anche quando i clienti hanno indirizzi IP in conflitto. In altre parole, due clienti possono utilizzare lo stesso schema di indirizzamento IP, ma ognuno può creare il proprio punto di accesso privato univoco all’interno della propria VNET.

Nelle architetture più complesse, si può procedere oltre, ad esempio sfruttando un’applicazione del cliente con un Load Balancer Standard per esporla come servizio Private Link. Questa architettura può essere utilizzata anche in VNET con indirizzi IP in conflitto, eliminando la necessità di peering VNET e di routing NAT.

Spero che queste informazioni vi aiutino a progettare architetture più complesse utilizzando le capacità dei punti di accesso privati.