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La Blockchain per la Certificazione dei Video nell’Era dell’Intelligenza Artificiale

Applicazione rivoluzionaria di Blockchain e Intelligenza Artificiale: la certificazione affidabile di video e contenuti digitali.

L’avvento dei deepfake e la facilità di generare contenuti falsi spingono verso una rivoluzione: l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e della Blockchain per certificare i contenuti digitali. Sulla scia dell’innovazione tecnologica, vediamo l’IA e la blockchain come due lati della stessa medaglia. Se da un lato l’IA permette di moltiplicare, velocizzare ed estremizzare contenuti, potenziando la creatività, la blockchain standardizza, certifica e garantisce l’origine e la veridicità dei dati.

Ma come si realizza concretamente questo processo? Immaginiamo un video certificato con un simbolo di spunta verde, collegato ad un hash di transazione registrato sulla blockchain di riferimento. Questa registrazione include tutti i dati certificati del relativo luogo, impresa o individuo. Prendiamo, ad esempio, un video del Presidente del Consiglio: solo il video accompagnato dal simbolo di spunta verde, che porta al “portafoglio” ufficiale della Presidenza del Consiglio, sarà considerato autentico.

Questo processo può essere applicato a testate giornalistiche, programmi TV, profili istituzionali e così via. Ciascuno di questi potrebbe fare riferimento a altri contenuti o fonti collegando l’hash delle transazioni relative in cui le informazioni sono state registrate sulla blockchain. Ciò dà vita a una nuova era del web, caratterizzata da certificazione e protezione contro le frodi.

La facilità di generare contenuti falsi o fuorvianti con l’IA può alimentare la diffusione di notizie false provenienti da numerose fonti apparentemente diverse. Questo potrebbe generare la sensazione che tali informazioni siano veritiere. Tuttavia, l’implementazione della blockchain per la certificazione dei contenuti può fungere da misura preventiva contro queste manipolazioni.

Sembra quindi possibile, con la tracciabilità delle fonti e la loro certificazione, marcare i contenuti e segnalare l’irrilevanza o l’esistenza di versioni più aggiornate. La tecnologia blockchain offre una strada naturale per queste attività. Funzionalità di base come la firma digitale dei contenuti risultano essenziali per certificare l’origine di una fonte. La notarizzazione, ovvero la registrazione con marcatura temporale su blockchain, permette di stabilire chiaramente chi è il creatore di un certo contenuto.

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