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Italia e Cyber Security: Cosa Mancv

Crescono gli investimenti in cyber security in Italia, ma siamo ultimi nel G7. È tempo di agire.

Nonostante un netto incremento nell’allocazione di risorse economiche nel settore della cyber security, recenti dati esaminati dall’Osservatorio Cybersecurity e Data protection del Politecnico di Milano evidenziano che l’Italia continua a occupare l’ultima posizione all’interno del G7. Il valore di mercato della cyber security nel nostro paese ha toccato i 2,15 miliardi di euro nel 2023, segnando una crescita del 16% sull’anno precedente. Questo forte sviluppo è trainato dalla necessità di proteggere i progetti digitali e dal bisogno di conformarsi alle normative sempre più stringenti.

Il panorama dell’investimento economico rende chiaro che, nonostante le buone intenzioni, c’è ancora un lungo cammino da percorrere affinché il settore raggiunga una maturità che si rifletta in un’efficace protezione contro minacce sempre più sofisticate. Gli analisti sottolineano che l’approccio attuale alla cyber security in Italia presenta diverse lacune e che per essere al passo con i partner internazionali è imprescindibile una strategia che spazia dallo sviluppo delle competenze all’applicazione di tecnologie all’avanguardia.

La sfida principale rimane quella di integrare le politiche di sicurezza informatica in modo capillare all’interno delle strutture aziendali, non considerandola solamente una ‘spesa’ ma un vero e proprio investimento strategico necessario per garantire la continuità operativa e la protezione del patrimonio informativo. È fondamentale realizzare una maggiore sensibilizzazione sulla privacy e sulla sicurezza dei dati, nonché incentivare la formazione di professionisti altamente specializzati nel settore della cyber security.

In aggiunta, è urgente una collaborazione sinergica tra il settore pubblico e privato per definire standard adeguati ed efficaci. La sensibilizzazione degli utenti e l’adozione di best practice, insieme a una regolamentazione chiara e aggiornata, possono fungere da solidi pilastri per una strategia di cyber security nazionale che sia finalmente all’altezza delle sfide presenti e future.

La situazione richiede un intervento normativo mirato e una governance del rischio informativo più matura. L’Italia ha bisogno di adattarsi rapidamente alle nuove minacce per non rimanere indietro in un contesto globale che punta sempre più sull’eccellenza in materia di difese digitali. In quest’ottica, il mantenimento di una ‘cultura della sicurezza’ diviene una necessità imprescindibile.

La digitalizzazione continua a permeare tutti gli ambiti della vita quotidiana e professionale e con essa cresce esponenzialmente il rischio di attacchi informatici. La cyber security non può più essere vista come un elemento accessorio, ma come un pilastro fondamentale dell’infrastruttura IT nazionale. Di conseguenza, un’adeguata protezione contro le minacce informatiche assume un ruolo cruciale non solo per la privacy individuale, ma per l’integrità economica e la sicurezza nazionale.