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Intelligenza Artificiale e terapia dei tumori: un nuovo modello predittivo dalla Svizzera

Un team di ricerca svizzero ha sviluppato un modello predittivo di intelligenza artificiale per ottimizzare la terapia dei tumori, individuando con precisione le cellule immunitarie più efficaci contro le neoplasie.

Un team di ricerca svizzero, guidato dal professor Alexandre Harari del Ludwig Cancer Research, ha sviluppato un innovativo modello predittivo di intelligenza artificiale (AI) per ottimizzare la terapia dei tumori. Questo modello, denominato TRTPred, è in grado di individuare con estrema precisione le cellule immunitarie, o cellule T, più efficaci nel colpire e uccidere le neoplasie.

Il team di ricerca ha analizzato la reattività tumorale di centinaia di ricettori delle cellule T ottenuti da pazienti affetti da melanoma metastatico. Questo studio di respiro internazionale ha coinvolto scienziati del Dipartimento di oncologia dell’Ospedale universitario di Losanna, dell’Università di Losanna e del Centro di ricerca tumori Agora, in collaborazione con i colleghi del Dipartimento di diagnostica dell’Ospedale universitario di Ginevra e dello Swiss Cancer Center Léman.

Un passo avanti nell’immunoterapia cellulare

L’obiettivo della ricerca, pubblicata su Nature Biotechnology, è stato quello di identificare le cellule T più efficaci grazie all’intelligenza artificiale. Questo permetterebbe di realizzare un’immunoterapia cellulare molto più efficace e mirata rispetto a quella attualmente svolta con cellule T generiche.

Il team di ricerca è riuscito a identificare i pattern distintivi nelle risposte delle cellule T ai tumori. Questi pattern sono stati poi utilizzati per addestrare il modello predittivo TRTpred, con l’obiettivo di comprendere come le cellule T reagiscono al melanoma e sviluppare un sistema capace di predire quali cellule saranno più efficaci nell’attaccare le neoplasie.

Il professor George Coukos, direttore del Ludwig Cancer Research e coautore della ricerca, ha spiegato: “Questa metodologia consente di superare alcune delle carenze dell’attuale trattamento basato sui linfociti infiltranti il tumore (Tumor infiltrating lymphocytes), in particolare per i pazienti affetti da tumori che allo stato attuale non rispondono a tali terapie. I nostri sforzi faranno emergere una tipologia del tutto nuova di terapia con cellule T”.

AI a caccia di tumori primari

Un altro esempio di come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata nel campo oncologico proviene dalla Cina. Un team di scienziati della TianJin Medical University ha sviluppato un algoritmo di intelligenza artificiale in grado di analizzare le immagini di cellule metastatiche e individuare la posizione del tumore primario con una precisione superiore a quella degli oncologi umani.

Questo algoritmo di machine learning è stato addestrato su circa 30mila immagini di cellule prelevate dal liquido addominale o polmonare di oltre 21mila pazienti oncologici in cui l’origine del tumore primario era nota. Successivamente, è stato testato su altre 27mila immagini, riuscendo a identificare correttamente la sorgente tumorale nell’83% dei casi. Questo innovativo modello di AI potrebbe quindi aiutare a migliorare sia la diagnosi sia il trattamento delle neoplasie negli stadi più avanzati, potenzialmente incrementando l’aspettativa di vita dei pazienti.