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Intelligenza Artificiale e le sfide del futuro: opportunità e rischi dell’UE

Le tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale potrebbero rivoluzionare l’economia europea, ma c’è bisogno di equilibrio nelle regolamentazioni per favorire crescita ed innovazione.

La nuova era digitale guidata da tecnologie di punta come l’intelligenza artificiale (IA) e l’automazione rappresenta il nuovo confine economico su cui le economie più avanzate devono prendere posizione e competere, tra le quali vi è anche l’Unione europea.

Secondo il recente rapporto “Il futuro del Mercato Unico europeo”, rilasciato da The European House– Ambrosetti, si svelano due fattori cruciali che potrebbero delineare i contorni del futuro europeo, dal punto di vista tecnologico e geopolitico. In primo luogo, l’enorme valore economico delle nuove tecnologie. In secondo luogo, l’importanza del ruolo delle politiche di regolamentazione per governare queste tecnologie innovanti.

Gli Expert di Ambrosetti stimano che le politiche europee relative a queste tecnologie potrebbero scatenare un potenziale economico valutato in 206 miliardi di euro all’anno per l’economia del Vecchio Continente. Questo significa un significativo impulso in termini di efficienza. Favorire lo sviluppo di queste tecnologie, potrebbe consentire all’Unione di consolidare la sua posizione di leader globale nel campo dell’IA, evitando il rischio di essere tagliata fuori dal gioco.

Tuttavia, come ogni argomento, anche l’uso delle tecnologie avanzate presenta degli ostacoli. Secondo la ricerca condotta da Ambrosetti, esiste un timore diffuso tra le aziende europee che una regolamentazione troppo severa delle tecnologie emergenti potrebbe ostacolare la crescita e compromettere la competitività globale, soprattutto rispetto ai giganti digitali come Stati Uniti e Cina. In particolare, sostengono che l’AI Act potrebbe imporre dei limiti allo sviluppo dell’IA, ostacolando gli investimenti in questo settore di crucial importanza.

Non è immaginabile un scenario senza regole, in cui le tecnologie avanzate si sviluppano senza riguardi per la sicurezza e la protezione dei dati personali. L’obiettivo dell’UE è la creazione di un ecosistema digitale che sia, allo stesso tempo, dinamico e sicuro, che sostenga la sovranità dei dati, promuova le competenze nell’IA e incoraggi l’innovazione e gli investimenti.

Secondo un altro documento presentato dalla Commissione europea, già nel 2000 le imprese europee spendevano 600 miliardi di euro l’anno per adempiere alle normative dell’UE, equivalente al 4% del PIL dell’UE. Ciò dimostra come i costi derivanti dalla conformità normativa costituiscano un ostacolo significativo per le imprese, piuttosto che un incentivante per la crescita. La sfida è di creare un ecosistema digitale sostenibile e sicuro, senza creare un ambiente avverso per le aziende che devono generare valore.