Scopri come configurare Logic App in ambienti privati con Terraform, seguendo le normative aziendali sulla sicurezza dei dati.
La sicurezza dei dati aziendali è una priorità che, nel contesto delle infrastrutture cloud, diviene ancora più strategica. Aziende di ogni dimensione si affidano a soluzioni di networking che limitino l’esposizione dei dati al minimo indispensabile. In questo scenario, l’applicazione di regole per l’accesso in rete privata a servizi di storage diventa un requisito imprescindibile per molte realtà aziendali. L’uso di Terraform per il deploy di Logic App su una rete privata risponde proprio a questa necessità, consentendo la creazione di infrastrutture sicure ed efficienti.
La configurazione di Logic App in una rete privata richiede una serie di passaggi ben definiti. I servizi Azure, come il piano di servizio app o gli Application Insights, necessitano di essere integrati in un’architettura che preveda l’uso di endpoint privati, riducendo la superficie di attacco e allineandosi con le policy aziendali sulla privacy e la protezione dei dati. La disponibilità di esempi terraform su repository pubblici come GitHub facilita notevolmente il processo di deploy, offrendo agli sviluppatori una base di partenza verificata e possibile da personalizzare.
La creazione di una Logic App standard all’interno di una Virtual Network implica la definizione di subnet dedicate, così come l’istituzione di un storage account e la sua relativa file share. L’implementazione di DNS privati e la configurazione di endpoint privati per servizi quali file, blob, table e queue sono fondamentali per garantire che il traffico all’interno della rete rimanga confinato in un ambiente controllato e sicuro. Essenziale, inoltre, è la definizione di un piano di servizio app che supporti le esigenze dell’app e che si integri correttamente con l’infrastruttura di rete predisposta.
Terraform offre i mezzi per automatizzare queste operazioni, attraverso la scrittura di codice infrastrutturale che si traduce in risorse utilizzabili e configurabili con precisione. Tuttavia, occorre prestare attenzione nel processo di configurazione: il servizio per il piano app è stato aggiornato e le risorse obsolete devono essere sostituite con quelle correnti. Inoltre, la condivisione file deve avvenire prima del deploy di Logic App, consentendo di utilizzare un nome personalizzato. Infine, è cruciale specificare la versione corretta del runtime, dato che alcune versioni precedenti non sono più supportate.
La sicurezza e la conformità delle infrastrutture IT alle policy aziendali possono beneficiare significativamente dell’impiego di strumenti di infrastruttura come codice, che permettono di replicare ambienti sicuri in modo tempestivo e preciso. Le Logic App su Azure rappresentano un tassello fondamentale all’interno delle architetture orientate agli eventi, e la loro configurazione in ambienti con accesso limitato diventa una pratica sempre più richiesta per la gestione dei workflow aziendali in sicurezza.