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Il Consiglio Europeo suona l’allarme: Deepfakes e chatbot AI, nuove minacce di disinformazione per le elezioni UE

Il Consiglio Europeo esprime preoccupazione per l’uso di Intelligenza Artificiale, deepfakes e chatbot come strumenti di disinformazione in vista delle elezioni europee.

Con l’approssimarsi delle elezioni europee, previste dal 6 al 9 giugno, cresce l’inquietudine per il fenomeno delle fake news. Il Consiglio d’Europa, nella sua ultima sessione, ha esortato gli Stati membri a essere particolarmente vigili nei confronti dell’Intelligenza Artificiale (AI), identificata come un potenziale veicolo di disinformazione.

“Nel contesto delle prossime elezioni europee, l’Unione e i suoi Stati membri sono determinati a monitorare e contrastare qualsiasi rischio derivante dalla disinformazione, anche attraverso l’intelligenza artificiale, nonché dalla manipolazione delle informazioni e dalle interferenze di attori stranieri nei processi elettorali”, si legge nelle conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo.

La minaccia non proviene solo dagli hacker russi, ma anche dai chatbot di intelligenza artificiale e dai deepfakes, che sono sotto stretta osservazione per prevenire fenomeni di disinformazione digitale di massa.

Quali misure adotta l’Europa?

A marzo, la Commissione europea ha pubblicato una serie di misure raccomandate per le piattaforme digitali con oltre 45 milioni di utenti mensili nell’UE, al fine di “mitigare i rischi sistemici online che potrebbero influire sull’integrità delle elezioni”. Molte piattaforme si sono impegnate a rispettare il Codice di condotta sulla disinformazione dell’UE, per contrastare sia la cattiva informazione che la disinformazione attraverso i loro servizi.

Politici locali: obiettivi principali

Secondo gli esperti, la maggior parte delle fake news sarà rivolta a politici locali. L’audio deepfake rappresenta la principale preoccupazione in termini di disinformazione legata all’intelligenza artificiale. Queste tecniche di falsificazione sono in circolazione da tempo, ma stanno diventando sempre più sofisticate.

Un esempio di questo fenomeno si è verificato durante le elezioni slovacche del 2023, quando Michal Šimečka, leader del partito progressista, è stato vittima di una campagna di disinformazione basata su una falsa registrazione in cui discuteva di brogli elettorali con un giornalista.

Gli esperti avvertono inoltre che gli utenti dovrebbero diffidare dei chatbot dotati di intelligenza artificiale, che possono comunicare informazioni false in modo molto realistico.