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Deepfake e pornografia: un nuovo tormento per le sopravvissute di GirlsDoPorn

Le sopravvissute di GirlsDoPorn ora affrontano una nuova minaccia: la manipolazione dei loro video su siti di deepfake, esacerbando il loro trauma.

L’evoluzione della tecnologia del deepfake ha portato a un panorama inquietante, dove le sopravvissute del caso GirlsDoPorn vedono i loro già disturbanti video riproposti in forme alterate e manipolate. Questo fenomeno non fa che aggravare il trauma subito dalle vittime, le quali devono ora fare i conti con una violazione perpetua e amplificata.Il caso GirlsDoPorn è salito agli onori delle cronache per una massiccia operazione di traffico sessuale e frode. Le donne coinvolte erano state ingannate e costrette a partecipare a video pornografici contro la loro volontà. Questi video furono poi distribuiti online, causando un danno emotivo e psicologico incalcolabile alle vittime.La nuova ondata di abusi digitali, stimolati dalla tecnologia deepfake, rappresenta una ferita riaffiorante e persino più devastante. I deepfake coinvolgono l’uso di intelligenza artificiale per manipolare i video in modo da far sembrare che le vittime stiano compiendo atti che in realtà non hanno mai realizzato. Questo non solo perpetua l’abuso ma lo rende più pervasivo, minando ogni tentativo delle sopravvissute di ricostruire la loro vita.Gli esperti di cyber security sostengono che questo è solo l’inizio di un problema più vasto. La capacità di generare video fittizi sta evolvendo rapidamente, superando i meccanismi di contrasto attualmente disponibili. L’anonimato delle piattaforme su cui vengono ospitati questi video complica ulteriormente l’identificazione e la rimozione del contenuto.Mike Dickey, un ricercatore di sicurezza, afferma che “la distribuzione di deepfake pornografici rappresenta una delle forme più gravi di abuso che possiamo immaginare”. Questo tipo di mutilazione dell’identità e della dignità delle vittime ha implicazioni profonde per la loro privacy e il loro benessere psicologico.Le lacune legislative sono un altro fattore che consente a questi abusi di proliferare. Attualmente, la normativa sulla pornografia non consensuale e i deepfake varia sensibilmente di giurisdizione in giurisdizione, rendendo difficile perseguire i perpetratori.È vitale che i governi e le organizzazioni di sicurezza informatica collaborino per creare un ambiente legale e tecnico in grado di combattere efficacemente questi abusi. Le piattaforme che ospitano contenuti di deepfake devono essere ritenute responsabili per il materiale pubblicato e devono implementare strumenti efficaci di rilevamento e rimozione.Nel frattempo, le vittime di questo nuovo fenomeno dovrebbero ricevere supporto esteso, non solo tramite canali legali ma anche psicologici, per affrontare il doppio trauma della vittimizzazione iniziale e del continuo abuso online. È essenziale che la società riconosca e affronti la gravità di questo problema, implementando misure non solo reattive ma anche preventive.Alla fine, la questione dei deepfake pornografici è una sfida complessa che richiede un approccio multidimensionale, che va dalla stretta regolamentazione e sorveglianza delle tecnologie emergenti alla formazione e al supporto delle vittime. Con la diffusione globale di internet e delle tecnologie di intelligenza artificiale, è fondamentale che tutti i soggetti interessati lavorino insieme per creare un ambiente più sicuro e protetto per tutti.