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Aruba e il falso allarme: il caso del database sottratto e la rettifica

Un attore malevolo ha erroneamente dichiarato di aver sottratto dati ad Aruba S.p.A., causando preoccupazione tra gli utenti.

Oggi, un post su un noto forum underground ha fatto emergere la notizia che un hacker avrebbe acquisito e offerto in vendita un database rubato dalla società italiana Aruba S.p.A., una delle principali nel settore del web hosting e della registrazione di domini. Successivamente, si è verificato che era un fraintendimento.

Red Hot Cyber ha inizialmente diffuso questa notizia, suscitando allarme tra gli utenti e i clienti di Aruba. L’annuncio sosteneva che il database comprendesse circa 10.400 record contenenti dati personali come nomi, indirizzi, numeri di telefono e altro ancora. I dati, descritti come appartenenti ad Aruba, erano stati esposti dal hacker, che è attivo sul forum dal 2021 e ha pubblicato oltre 200 post, incluso un assaggio dei dati per provarne l’autenticità.

La Rettifica di Aruba

In risposta, Aruba S.p.A. ha prontamente chiarito la situazione emettendo un comunicato stampa per negare fermamente di essere stata vittima di un attacco informatico. La loro dichiarazione a Red Hot Cyber ha precisato:

Neghiamo fermamente le notizie diffuse questa mattina riguardo a un presunto attacco ai dati in nostro possesso. L’hacker ha recentemente aggiornato il post, correggendo il vero bersaglio dell’attacco. Le indagini che abbiamo condotto ci hanno permesso di identificare la parte colpita, alla quale abbiamo immediatamente comunicato la situazione.

Questa comunicazione non solo ha tranquillizzato clienti e utenti di Aruba, ma ha anche dimostrato l’efficienza del loro sistema di sorveglianza e intervento rapido, offrendo un modello di prontezza e responsabilità per altre aziende di fronte a possibili minacce.

L’Errore del Criminale Informatico

La confusione è nata quando l’hacker ha erroneamente indicato Aruba come bersaglio dell’attacco informatico. Questa svista ha sollevato dubbi sulla veridicità delle informazioni divulgate nei forum clandestini.

Più tardi, il criminale informatico ha corretto il post, rivelando che il dominio realmente colpito era canottieriroma.it, non Aruba.

Red Hot Cyber continua a monitorare la situazione da vicino e si impegna a fornire aggiornamenti. Coloro che possiedono informazioni rilevanti e desiderano comunicarle anonimamente possono utilizzare l’email criptata per whistleblower messa a disposizione da Red Hot Cyber.