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Arrestato un membro chiave di gruppi di hacker

Un’incursione nella criminalità informatica rivela il ruolo centrale di un giovane in un’operazione di SIM-swapping che ha messo a segno colpi notevoli.

Il 9 gennaio 2024 segna un cambiamento significativo nella lotta contro i crimini informatici, quando le autorità statunitensi arrestano un giovane della Florida di 19 anni. Le accuse rivolte a Noah Michael Urban sono gravi: frode tramite cavi, furto aggravato di identità e concorso in truffa tramite la tecnica di SIM-swapping, utilizzata per sottrarre ingenti somme in criptovalute.

Stando alle fonti vicine all’indagine, Urban sarebbe un membro chiave di gruppi criminali hacker riconosciuti come responsabili di diversi cyber attacchi ai danni di importanti compagnie tecnologiche americane nell’estate del 2022. Tra questi gruppi si citano “Oktapus” e “Scattered Spider”, che hanno colpito aziende del calibro di Twilio e LastPass, creando non poche preoccupazioni in ambito di Cyber Security.

Lo schema di attacco era notevolmente sofisticato: mediante l’ingegneria sociale venivano sottratte credenziali dei dipendenti, per poi procedere con l’accesso non autorizzato ai sistemi aziendali. Un’ulteriore tattica di questo gruppo era sfruttare le informazioni ottenute in un attacco per facilitare il successivo. Come mostrato dalla società di sicurezza Group-IB, l’accesso ottenuto dal gruppo a Twilio ha permesso di attaccare almeno 163 dei suoi clienti, tra cui spiccano società di messaggistica crittografata come Signal.

I cybercriminali non si sono fermati qui: hanno eseguito breccie sistemiche persino nelle caselle di posta elettronica di servizi di consegna e in aziende di gestione di password, causando la fuoriuscita di codici sorgente e di informazioni tecniche proprietarie, mettendo seriamente a rischio la Privacy degli utenti.

Urban, che si celava dietro gli pseudonimi “Sosa” e “King Bob”, aveva costruito una reputazione notevole anche per la sua ossessione nei confronti della musica rap non pubblicata, divenendo una sorta di collezionista nella community online di musica trapelata. Non sorprende che la sua appassionata ricerca di questi cosiddetti “grails” lo abbia portato a rubare file inediti di artisti del calibro di Lil Uzi Vert e Juice Wrld, aumentando la sua fama e il suo status all’interno di determinati forum e server Discord.

L’ascesa di Urban lo ha visto anche collaborare con gruppi hacker impegnati in attacchi ad aziende fornitrici della grande distribuzione e del settore delle scommesse, evidenziando una rete di criminalità informatica ben organizzata e transnazionale.

L’arresto del giovane coincide con la cristallizzazione dei rischi associati alle attività di SIM-swapping e con la necessità di una presa di coscienza collettiva sulla serietà delle minacce che la criminalità informatica costituisce per la società moderna. Come punto nevralgico di questa problematica, la gestione sicura dei dati personali e aziendali emerge come tema cruciale nelle discussioni su sicurezza e Privacy.

La vicenda di Urban ci ricorda inoltre quanto sia fondamentale mantenere sempre aggiornati i software e i sistemi di sicurezza per prevenire vulnerabilità che possono essere sfruttate da attaccanti malintenzionati, come dimostra l’exploit di una falla presente in un server Plex.

La questione solleva anche interrogativi sul ruolo della giustizia e dell’efficacia delle pene nel frenare i cybercriminali. Urban, qualora venisse dichiarato colpevole, si troverebbe di fronte a una possibile condanna fino a 20 anni di prigione per ogni accusa di frode elettronica.