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Apple a difesa dai futuri computer quantistici

Sicurezza e innovazione: Apple integra la criptografia resistente ai computer quantici in iMessage, preparandosi al futuro.

La progressione verso il computing quantistico rappresenta una vera rivoluzione tecnologica ma porta con sé notevoli sfide per la cyber security. In questo contesto, una notizia ha recentemente segnato un importante punto di svolta: Apple ha iniziato a dotare la sua piattaforma di messaggistica di protocolli crittografici progettati per resistere agli attacchi emanati da futuri computer quantistici.

L’impegno di Apple nel perseguire una criptografia post-quantica in iMessage si presenta come una strategia anticipatoria volta a preservare la privacy delle comunicazioni. Al cuore di questa iniziativa risiede la volontà di proteggere i dati odierni dalla possibilità di essere decifrati in futuro, quando la potenza dei computer quantistici potrebbe rendere obsoleta la tecnologia di crittografia attuale.

Il nuovo standard crittografico è attualmente sottoposto a test in versione beta, con aspettative da parte della mela morsicata di implementarlo in tutti i dispositivi che eseguiranno iOS 17.4. L’utilizzo della suddetta criptografia presuppone che entrambi gli interlocutori in una conversazione abbiano aggiornato il proprio software con la nuova versione del sistema operativo.

L’importanza dell’introduzione di sistemi resistenti ai computer quantistici è confermata anche dall’interesse che l’argomento sta catalizzando tra i policymaker, evidenziando la necessità di trasformare la criptografia classica in qualcosa capace di affrontare i nuovi orizzonti tecnologici. Da sottolineare, inoltre, è il fenomeno noto come “ora colleziono, poi decifro”, che sottolinea l’urgenza di passare alla crittografia post-quantica.

Nel 2022, il National Institute of Standards and Technology degli Stati Uniti ha annunciato un primo set di algoritmi resistenti al quantum, denotando un’attiva ricerca di soluzioni. Di pari passo, enti governativi statunitensi esortano le agenzie a adottare schemi crittografici avanzati, delineando percorsi da seguire per l’adattamento a tali sistemi.

Apple, servendosi dell’algoritmo Kyber per lo scambio di chiavi, selezionato dal NIST per le sue caratteristiche quantistiche-resistenti, è riuscita a integrare tecnologie all’avanguardia nella protezione dei dati. Questi sforzi collocano la compagnia in una posizione di leader nella sicurezza dei messaggi, affermandosi su concorrenti come Signal attraverso l’implementazione di un sistema che prevede la continua rotazione delle chiavi crittografiche.

La rotazione delle chiavi, che avviene massimo ogni 50 messaggi o minimo ogni sette giorni, mira a limitare le informazioni decifrabili da un potenziale attaccante in caso di furto di chiavi. Apple ha quindi intrapreso un cammino verso un futuro digitale in cui la sicurezza delle comunicazioni diventa sempre più imperativa nell’era del progresso quantistico.

Questo passo in avanti nella protezione delle comunicazioni da parte di Apple è significativo sia per il numero di utenti coinvolti, sia per la portata tecnologica: un univoco esempio, al momento, di adozione su larga scala della criptografia post-quantica. Segnala inoltre un punto di demarcazione netto nella competizione tra piattaforme di messaggistica, sottolineando il valore aggiunto offerto sulla sicurezza e sulla privacy delle comunicazioni.