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RESTART: Il programma rivoluzionario per le telecomunicazioni del futuro

Programma RESTART: una panoramica sul futuro delle telecomunicazioni e la sua potenziale rilevanza per diversi settori chiave.

Il recente programma RESTART è stato svelato durante l’evento 5G&Co. del 2024, introducendo un nuovo modello di collaborazione. Questo programma, supporterato da un finanziamento del PNRR di 118 milioni di euro, si concentra sul futuro delle telecomunicazioni e coinvolge 25 partner, tra università, enti di ricerca, imprese private e industrie. L’obiettivo di RESTART è quello di migliorare drasticamente la ricerca e lo sviluppo nel campo delle telecomunicazioni, permettendo un utilizzo più efficace in una varietà di settori come l’agricoltura, il commercio, l’energia, la finanza, l’industria, i media, la sanità, la sicurezza e i trasporti.

Secondo Nicola Blefari Melazzi, Presidente del CNIT, il programma si concentra su diverse sfide trasversali. Una delle priorità è la creazione di reti che siano sempre funzionanti. Altre sfide riguardano la visione del futuro sistema delle telecomunicazioni, comprendendo l’emergere di nuovi cambiamenti e attori. Blefari Melazzi sottolinea l’importanza di colmare il gap tra rete e servizi per poter avviare e completare la transizione verso il 5G.

Il programma RESTART prevede l’avvio di iniziative specifiche rivolte ai distretti industriali e al Mezzogiorno. Tra queste, il supporto alla progettazione e realizzazione di isole tecnologiche ed ecosistemi, come reti private 5G/6G con servizi correlati e cloud edge, e la progettazione di risorse di telecomunicazione per consentire anche a comunità piccole o periferiche di lavorare in modo intelligente e accedere a opportunità e mercati globali.

In occasione dell’evento è stato presentato il primo whitepaper RESTART, intitolato “Visione tecno-economica del futuro delle telecomunicazioni”. Questo documento offre una panoramica dell’ecosistema attuale delle telecomunicazioni e propone un modello che rappresenta le attività, i ruoli attuali e gli archetipi di business model degli attori esistenti. Il modello servirà come bussola per disegnare i diversi possibili scenari futuri.

Lo studio, come spiegato da Marta Valsecchi, Direttore degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, è basato sulla costruzione di una serie di possibili scenari evolutivi per il 5G a livello europeo. Questa analisi sarà la base per il proseguo del lavoro e i prossimi whitepaper.

Antonio Capone, Professore del Politecnico di Milano / CNIT, ha altresì notato che in Europa c’è una tendenza verso il consolidamento degli attori nei singoli mercati per contenere i costi e ritrovare un equilibrio nella dinamica dei costi. Ne emerge l’importanza critica delle piattaforme per la creazione di servizi a valore aggiunto. Attraverso queste, si sviluppano relazioni tra gli attori coinvolti e si facilita la condivisione di dati.