In un’epoca dove l’Intelligenza Artificiale sta assumendo un ruolo sempre più significativo, un gruppo di giganti del tech costituisce un consorzio che mira a valutare l’impatto su diverse professioni ICT.
Un consorzio globale chiamato AI-Enabled ICT Workforce Consortium, di recente costituzione, avrà il compito di esaminare il mutato panorama lavorativo che deve confrontarsi, sempre più, con l’irruzione dell’Intelligenza Artificiale (AI). L’iniziativa, che coinvolge un gruppo di leader nel campo della tecnologia tra cui Cisco, Accenture, Eightfold, Google, IBM, Indeed, Intel, Microsoft e SAP, punta ad indagare l’effetto del crescente impiego dell’ AI sulla forza lavoro nelle aree ICT.
Il disegno di questa coalizione intende concentrarsi sulla necessità di upskilling e reskilling, ossia il costante aggiornamento delle competenze del personale in relazione a scopi e obiettivi dell’organizzazione, per i lavoratori che operano in settori direttamente coinvolti dall’avanzata dell’AI.
Il fulcro di questo complesso meccanismo sta nel brainstorming collettivo, nel tentativo di prevedere in che modo l’AI inciderà sul mondo della produzione e del business.
Il Consorzio per la forza lavoro ICT abilitata all’intelligenza artificiale affronterà la crescente esigenza di una forza lavoro con competenze specifiche in vari aspetti dell’AI. La fase iniziale avrà il suo culmine in un rapporto che fornirà intuizioni utilizzabili per i leader aziendali e i lavoratori che cercano modi per riqualificare e migliorare le competenze dei lavoratori in preparazione ad ambienti abilitati all’AI.
Da particolare rilevanza sarà il ruolo del Consorzio nell’analisi dell’impatto dell’AI su 56 posizioni lavorative ICT, per poi fornire indicazioni sulla formazione. L’obiettivo del consorzio sarà focalizzato sui ruoli lavorativi che includono l’80% dei 45 principali titoli professionali ICT negli Stati Uniti e in cinque dei più grandi paesi europei, tra cui Italia, Francia, Germania, Spagna e Paesi Bassi secondo i dati forniti da Indeed Hiring Lab.