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L’urgenza dell’innovazione nel 5G: il quadro attuale e le sfide future

L’evoluzione del 5G richede interazioni sinergiche tra reti, servizi e imprese. Bisogna accelerare gli sforzi per un’innovazione significativa nel campo delle telecomunicazioni.

Recentemente, nell’ambito della conferenza internazionale “5G&Co. – Everything is connected”, promossa dal CNIT e svoltasi a Roma, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Alessio Butti, ha condiviso le sue riflessioni sulla crescente importanza del 5G nel panorama tecnologico e digitale.

Ha illustrato come il 5G non sia solo un’evoluzione delle prestazioni radio, ma un vero e proprio salto tecnologico che consente di sviluppare nuove modalità di connessione, da quelle cloud agli Edge Cloud, promuovendo inoltre l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. In questo scenario, emergono trend fondamentali come le reti private, la crescente diffusione dei DAS (Distributed Antenna Systems) e la necessità di applicazioni industriali dotate di sistemi di sicurezza efficaci.

Tuttavia, allo stato attuale, il 5G ha ancora bisogno di strumenti innovativi, di servizi e applicazioni significativamente nuovi. Un altro aspetto che Butti ha sottolineato è la necessità di colmare il divario tra i servizi di telecomunicazione offerti e le esigenze dei vari settori verticali. Questo richiede non solo una rete 5G completata, ma anche l’intervento di intermediari, come integratori di sistemi, aziende specializzate, operatori di telecomunicazioni o vendor che ampliano la loro gamma di soluzioni aziendali.

È fondamentale sottolineare, come ha fatto Butti, che i ritardi nello sviluppo del 5G non sono solo italiani, ma globali. Gli sforzi sono in corso in tutto il mondo per implementare il vero 5G, che con le sue capacità cloud avanzate e la softwarizzazione della rete, porterà ad un’esplosione nell’uso della tecnologia.

Sono i decisori politici, secondo Butti, quelli che devono intervenire e parlare del vero 5G, senza riferimenti al 4G o al 3G. È questo il contesto in cui il governo si prefigge di accelerare il 5G standalone, migliorando l’interconnessione delle reti e ottimizzando i servizi.

Infine, il sottosegretario ha annunciato l’intenzione del governo di definire la legge sull’Intelligenza Artificiale entro il 23 aprile, ribadendo la necessità urgente di una rete europea di Edge Computing.