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La Grande Corsa: Google punta ai 2 trilioni grazie all’Intelligenza Artificiale

Il gigante tecnologico Google è sulla buona strada per raggiungere una capitalizzazione di borsa di 2 trilioni di dollari, grazie agli sviluppi compiuti nel campo dell’Intelligenza Artificiale.

La storia del successo di Google è ben nota: da motore di ricerca rivoluzionario a conglomerato tecnologico multimiliardario, il suo cammino nel mondo tech è stato praticamente inarrestabile. Tuttavia, la novità di rilievo è che l’azienda potrebbe presto varcare la soglia di una capitalizzazione di borsa impressionante: 2 trilioni di dollari. All’inizio della settimana, l’azienda ha presentato le sue ultime innovazioni in campo cloud e Intelligenza Artificiale, un annuncio che ha portato il titolo ad un incremento del 15% nel 2024.

Giovedì scorso, le azioni di Alphabet, casa madre di Google, hanno segnato un incremento significativo, facendo registrare nuovi picchi di massimo per le azioni di Classe A e di Classe C, rispettivamente con un guadagno dell’1,8% e dell’1,7%. Trattandosi di una prestazione sopra le attese, il titolo di Alphabet è divenuto tra i più performanti del mercato.

Una particolare attenzione si è rivolta al recente lancio del nuovo chip AI di Google, progettato per competere con il noto produttore di semiconduttori Nvidia, nonché con una CPU sviluppata in collaborazione con Arm per contendere il campo a giganti del settore come Microsoft e Amazon. Il nuovo chip, chiamato Cloud TPU v5p, è stato progettato per formare modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), utilizzati per alimentare gli chatbot IA, a una velocità quasi triplicata rispetto al predecessore, il TPU v4.

Il CEO di Google, Sundar Pichai, durante la conferenza annuale Google Cloud Next a Las Vegas, ha evidenziato come i progressi delle TPU di Google stiano sostenendo un’evoluzione significativa dell’Intelligenza Artificiale.

Il panorama tecnologico si sta evolvendo rapidamente, con l’IA che diventa una leva strategica per numerose aziende. Google, tuttavia, sembra avere messo un piede avanti rispetto ai concorrenti: il gigante tecnologico si mostra sempre più determinato a sviluppare il proprio hardware AI per ridurre la dipendenza da aziende terze come Nvidia, di cui è uno dei maggiori clienti, insieme a Meta e Microsoft.