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Impulso allo sviluppo: l’effetto IA sull’economia

Scopriamo come l’intelligenza artificiale può rilanciare la crescita economica e la competitività delle imprese italiane.

Dall’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) dipendono non solo il futuro delle singole aziende, ma anche le prospettive di crescita dell’intera economia italiana. Il cammino verso la digitalizzazione e l’innovazione è ormai una strada obbligata per aumentare la produttività, ottimizzare le risorse e conquistare una posizione di rilievo nel mercato globale. Recentemente, l’incremento del Pil nazionale è stato associato a stimoli concreti derivanti dall’uso dell’IA.

Secondo le analisi di rilievo, come quella condotta da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Microsoft, un approccio strategico e diffuso all’IA potrebbe tradursi in un cospicuo incremento del Prodotto Interno Lordo italiano, stimato fino a 312 miliardi di euro. Un traguardo così significativo richiede però un’azione di sistema, che vada oltre il semplice impiego di strumenti avanzati, per abbracciare una visione normativa chiara, strumenti di governance adeguati e un piano di sviluppo delle competenze digitali su vasta scala.

Le recenti discussioni sviluppatesi a Bruxelles hanno posto l’accento sulla necessità di una regolamentazione che, senza frenare l’innovazione, garantisca la sicurezza e il rispetto di norme etiche nell’utilizzo dell’IA. Al tempo stesso, le decisioni politiche e gli incontri di alto livello come il B7, l’evento parallelo alla Ministeriale G7, evidenziano il bisogno impellente di partnership internazionali, infrastrutture digitali robuste e un impegno comune al fine di stimolare la competitività economica e sostenere una crescita equilibrata e sostenibile.

Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che la digitalizzazione e l’impiego dell’IA in Italia si scontrano con carenze nelle competenze digitali e una diffusione ancora limitata delle tecnologie moderne, specie tra le piccole e medie imprese. Interventi mirati sulla formazione e l’aggiornamento professionale sono essenziali per garantire che l’IA possa diventare un volano per lo sviluppo e non un ulteriore divario tecnologico.

Alcuni dei leader del settore, come Emma Marcegaglia, intervengono a favore di un forte impegno nella trasformazione digitale, sia nel settore privato che pubblico, sottolineando l’importanza della sicurezza nell’accesso ai dati e la necessità di fornire servizi efficienti e sicuri ai cittadini e alle imprese. Il potenziale dell’IA per l’economia non si limita alla mera automazione, ma si estende alla capacità di generare nuove opportunità di business, favorire l’innovazione e rafforzare la posizione competitiva dell’industria italiana nel mondo.

La transizione verso un ecosistema economico e industriale fortemente orientato all’intelligenza artificiale e al digitale rappresenta una sfida complessa che l’Italia è pronta ad affrontare, supportata dalle politiche internazionali e da iniziative come il G7. In questo contesto, gli investimenti digitali e l’adozione dell’IA rivestono un ruolo fondamentale per delineare una strategia coerente che possa portare a una crescita sostenibile, capace di ridefinire il nostro posto nel panorama economico globale.