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Il futuro di Meta: addio a Workplace, si punta su Intelligenza Artificiale e Metaverso

Meta ha annunciato la chiusura di Workplace, il suo social network aziendale, per concentrarsi sullo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale e del Metaverso.

Meta, la holding di Mark Zuckerberg, ha deciso di chiudere Workplace, il suo social network per le aziende, per concentrare le proprie risorse sullo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (AI) e del Metaverso. Workplace, che era stato lanciato nel 2016 come alternativa a Microsoft Teams e Slack, ha subito la concorrenza di numerose altre piattaforme emerse o rafforzatesi durante la pandemia di Covid-19, periodo in cui lo smart working è diventato la norma per molte persone.

Workplace continuerà a funzionare fino al 31 agosto 2025, dopodiché non sarà più possibile inviare nuovi messaggi, ma solo leggere e scaricare quelli vecchi. A partire dal 1 giugno 2026, tutti i dati della piattaforma saranno cancellati. Meta ha suggerito ai suoi utenti di passare a Workvivo, una piattaforma di proprietà di Zoom.

Nonostante le perdite registrate dalla divisione Reality Labs di Meta, dedicata alla ricerca e allo sviluppo della realtà virtuale e del metaverso, l’azienda continua a credere nel potenziale di queste tecnologie. Le perdite di Reality Labs, sebbene significative, si sono ridotte rispetto al trimestre e all’anno precedenti, segno che il Metaverso rimane un’area di interesse per Zuckerberg e la sua azienda.

Parallelamente, Meta sta ampliando il suo focus verso l’Intelligenza Artificiale. Recentemente, l’azienda ha presentato un nuovo modello di chip per l’AI, che promette di essere tre volte più efficiente del precedente. Questo chip, chiamato Meta Training and Inference Accelerator (Mtia) V1, è stato sviluppato internamente da Meta e sarà utilizzato per potenziare gli algoritmi di classificazione e raccomandazione dell’azienda.

Il prossimo passo per Meta sarà l’utilizzo del nuovo chip per rafforzare la sua AI, in un tentativo di competere con aziende come Google, che utilizza il suo chip AI TPU v5p per addestrare modelli di grandi dimensioni e la famiglia di chatbot Gemini 1,5 Pro.

Nonostante la chiusura di Workplace, Meta rimane ottimista sul futuro. L’azienda crede che le tecnologie AI e del metaverso possano “rimodellare radicalmente il modo in cui lavoriamo” e offre ai suoi clienti la possibilità di passare a Workvivo di Zoom, il suo “unico partner privilegiato per la migrazione”.