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5G: tra Frammentazione di Internet e Crescita, le prospettive future

Nicola Blefari Melazzi, Presidente del CNIT, approfondisce il ruolo del 5G e la frammentazione di Internet nella 6° edizione della conferenza internazionale “5G Italy”.

Internet si sta trasformando: diventa sempre più un’entità frammentata, piuttosto che un’unica rete globale. Tuttavia, nonostante questo cambiamento, il 5G è destinato a crescere ed espandersi notevolmente nel prossimo futuro. Questo è il messaggio principale emerso durante la sesta edizione di “5G Italy”, la conferenza internazionale organizzata dal CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni).

Francesco De Natale, direttore del CNIT, ha introdotto l’evento mettendo in risalto che questo consorzio, fondato nel 1995, raggruppa 42 università italiane e 1300 ricercatori, e funge da hub di competenze specialistiche in un’ampia varietà di ambiti, inclusi trasporti, ricerca, industria, salute, energia, media, sicurezza, agricoltura.

Il momento clou della conferenza, tuttavia, è stato l’intervento del Presidente del CNIT, Nicola Blefari Melazzi, il quale ha focalizzato il suo intervento sulla trasformazione che sta subendo Internet e sul ruolo del 5G in tale contesto. Si è concentrato in particolare sulle grandi imprese, un tempo definite come OTT (Over the top) ma che ora, essendo integrate nella rete, sono state ribattezzate “hyperscaler”.

Secondo Melazzi, gli hyperscalers ora possiedono o gestiscono una vasta quota di collegamenti intercontinentali (fino al 95% del traffico totale). Questo consente loro di raggiungere oltre il 75% di internet senza passare attraverso i principali ISP. Mentre gli operatori di telecomunicazioni tradizionali stanno riscontrando crescenti difficoltà, le aziende hyperscaler continuano a prosperare, consolidando la loro influenza sul mercato.

Internet, quindi, si va frammentando sempre di più, trasformandosi in un insieme di “internet virtuali”. Melazzi ha fatto un interessante parallelismo con l’evoluzione della televisione, che è passata da tre canali Rai a una moltitudine di canali.

Per quanto riguarda il 5G, Melazzi sottolinea che per il suo pieno avvio è necessario non solo avere un’ampia copertura di infrastrutture sul territorio, ma anche nuove applicazioni e nuovi dispositivi dedicati. Senza questi fattori, sottolinea, la transizione non verrà mai completata.

Infine, il presidente del CNIT ha evidenziato l’importanza di colmare il divario tra la rete e le esigenze degli utenti finali. Non basta garantire la connettività, è fondamentale digitalizzare i processi e fornire i dispositivi necessari agli utenti, specialmente nel settore sanitario.